di Fabrizio Morviducci
C’è un nuovo centro di accoglienza nella piana Scandiccese: è stata inaugurata ieri mattina a Scandicci Casa Margherita – Sacro Cuore, la nuova Casa famiglia Chicco di grano nel comune di Scandicci che ospiterà donne e minori in difficoltà sociali, economiche o provenienti da maltrattamento, ma anche donne sole, donne con figli o in gravidanza, ragazze madri. In tutto Casa Margherita ospiterà cinque nuclei familiari donna e bambino. Si tratta della prima struttura ad alta intensità educativa della zona fiorentina nord-ovest, con personale della cooperativa H24.
Un nome che non è casuale, visto che in quella zona ha operato per anni un centro che ha fatto la storia dell’accoglienza. Impossibile non pensare a don Tarcisio Faoro, alla sua casa Mamma Margherita e ai tanti bimbi sperduti di tutto il mondo ai quali il sacerdote salesiano ha teso la mano trovandoli in difficoltà. Un omaggio gradito dunque per quella tradizione anche dal sindaco Fallani che era presente all’iniziativa.
"Il percorso comunitario è finalizzato all’autonomia in ogni sua fase di realizzazione – spiegano le promotrici – Anche Casa Margherita, come le altre case famiglia Chicco di grano, è portatrice di un messaggio di solidarietà e sorellanza, ma anche di forza, riconoscimento reciproco, motivazione per acquisire la forza necessaria a iniziare un percorso di uscita dalla violenza, oltre che di rispetto e tutela della privacy delle donne".
All’inaugurazione oltre al sindaco Fallani, hanno partecipato le educatrici di Chicco di grano, gli assessori al sociale di Scandicci e Lastra a Signa, Andrea Franceschi e Matteo Gorini e il Presidente del Q4 di Firenze Mirko Dormentoni.
L’intervento di Casa Margherita è complessivamente orientato all’uscita dalla violenza, al sostegno della relazione madre-bambino, oltre che al raggiungimento dell’autonomia. I bisogni prevalenti delle donne accolte possono derivare da maltrattamenti ricevuti dal partner, condizione di isolamento durante la gravidanza, mancanza di relazioni familiari significative e stabili, fragilità psicologiche, forte stato di indigenza.
Scandicci è da sempre città solidale e inclusiva. Negli anni sono stati molti i suoi centri di accoglienza che hanno fatto epoca per l’area metropolitana. Dall’Arca di San Zanobi, che accoglieva i profughi delle guerre dei Balcani, passando a Casa Mamma Margherita, fino all’attualità di oggi che va dalla casa di accoglienza dell’associazione La Melagrana nella zona di San Giusto, all’ultima struttura aperta ieri.