
Prende campo il progetto: a San Giusto ospitati cinque ragazzi. L’assessore: "Un’opportunità per sviluppare appieno il loro potenziale".
Una mano tesa per i giovani che vivono lontani dalle loro famiglie. Il progetto sperimentale ha preso campo a Scandicci, con un centro all’avanguardia nell’area metropolitana. Si chiama ‘care leavers’ e prevede interventi in favore di coloro che al compimento della maggiore età vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. L’iniziativa è una sperimentazione a cui il Comune di Scandicci ha aderito tramite la Società della Salute nord ovest. Attualmente sono cinque i ragazzi che vivono in un appartamento a San Giusto. La sperimentazione è strutturata attraverso un accompagnamento verso l’età adulta, risultato di una valutazione multidimensionale elaborato da parte dell’assistente sociale, degli educatori della comunità o dei familiari affidatari preferibilmente, già dal diciassettesimo anno di età.
Il progetto avrà anche una dimensione pubblica; lunedì 3 marzo alle 18 nella sala consiliare. Ci saranno il vicesindaco (con delega al sociale), Yuna Kashi Zadeh, don Stefano Aspettati, direttore della comunità salesiana di Firenze-Scandicci; Lara Guasti, coordinatrice percorso Minori e Famiglie Società della Salute nord ovest; Stefano Vannini, presidente La Melagrana Aps. Previsti anche i saluti di Lorenzo Ballerini, assessore al Sociale del Comune di Campi Bisenzio. "Con l’apertura dell’appartamento per l’autonomia del progetto Care Livers – ha detto Yuna Kashi Zadeh – facciamo un passo importante per sostenere i giovani più fragili nel loro percorso verso l’età adulta. Il progetto accompagna i giovani in un percorso personalizzato, che si adatta ai loro bisogni e aspirazioni: dal completamento degli studi alla formazione professionale, dall’ingresso nel mondo del lavoro all’autonomia abitativa. Attraverso una rete educativa e sociale forte, composta da assistenti sociali, educatori, tutor e una comunità accogliente, vogliamo offrire a questi ragazzi e ragazze non solo il supporto necessario, ma anche l’opportunità di sviluppare appieno il proprio potenziale". Il progetto durerà tre anni e porterà i ragazzi fino al compimento del ventunesimo anno d’età. Durante il percorso i bisogni e le attese dei partecipanti vengono trasformati in obiettivi e risultati di cambiamento volti a dare compimento alle aspirazioni dei beneficiari, mediante l’impiego delle loro risorse e capacità, a cui si aggiunge il sostegno dei servizi e delle risorse della comunità.
Fabrizio Morviducci