REDAZIONE FIRENZE

"Calma il tuo cane o vi ammazzo entrambi". Cascine, minacciata col coltello

Pusher nordafricano affronta 37enne a spasso con il cane

Brutta avventura per una donna a spasso con il cane, affrontata da un uomo che l’ha minacciata con un coltello

Brutta avventura per una donna a spasso con il cane, affrontata da un uomo che l’ha minacciata con un coltello

Firenze, 8 febbraio 2019 -  Ancora un tentativo di aggressione nel parco delle Cascine, il polmone verde fiorentino più volte al centro di episodi di spaccio e piccola criminalità. Ancora una donna nel mirino. La vittima è una fiorentina di 37 anni che sabato scorso, come tutte le sere, intorno alle 20, ha accompagnato fuori il suo amico a quattro zampe. Come spesso le è successo, è stata fermata da un nordafricano che però non si è fermato semplicemente a proporle droga, ma l’ha minacciata e le ha puntato contro un coltello. La vittima ha trovato il coraggio di urlare e scappare e per fortuna non c’è stata alcuna conseguenza. Ma resta tanto amaro in bocca e paura.

Tanto da affidare il suo sfogo a una amica quarantenne, Serena Cottone: «Alle Cascine non ci vado più, questo è quello che mi ha detto ieri un’amica. Ed è assurdo che in una città come la nostra succedano queste cose» apre le spalle Serena che riporta in una lettera condivisa sui social quanto successo.

«Sono stata aggredita mentre passeggiavo con il cane – il racconto della malcapitata -. Un uomo mi segue, si avvicina sempre di più, mi chiede se voglio la «roba», non rispondo e accelero il passo. Il cane abbaia, abbaia forte, sente che sono in pericolo e vuole difendermi. L’uomo mi dice di calmare il cane altrimenti lo ammazza. Non so chi mi ha dato il coraggio. O forse è stato un attimo di incoscienza. Ho scandito talmente forte nella mia testa che… No, non l’ho scandito, l’ho proprio detto. Cosa fai? Ero arrabbiata. Lui mi ha risposto: «Stai attenta, vi ammazzo entrambi, tanto non ho niente da perdere. Nello stomaco un forte senso di rabbia nei confronti della vita, delle cose. Torno indietro verso casa, finalmente riesci a vedere le strade, gli stop, il semaforo, le macchine che tracciano interi percorsi. Respiro. Arrivo a casa, abbraccio forte forte il cane. Alle Cascine io e il cane non andremo più mentre loro continueranno a spacciare liberamente».

Un episodio che si ripete nonostante il grande lavoro di polizia, carabinieri e vigili che pattugliano l’area come fosse un obiettivo sensibile. Solo un anno fa, Cristina e Francesca, due ragazze di 34 anni fiorentine, che spesso vanno a correre al Parco delle Cascine, erano state aggredite sul ponte della tramvia.

«Eravamo ormai arrivate sul lato Cascine – raccontarono -. Inaspettatamente è uscito dai cespugli un uomo che ha incominciato a venirci incontro gridando in un inglese stentato ‘andate via, tornate a casa’ e ‘vi ammazzo’. Abbiamo iniziato a correre…».

Rossella Conte