
L’ingresso degli appartamenti del Palazzo dell’Arcone in via degli Strozzi
Firenze, 20 marzo 2025 – Per una ventina di giorni, sull’ala sinistra del Palazzo dell’Arcone di piazza della Repubblica, ha campeggiato un gigantesco striscione, in plastica bianca, di un’importante società immobiliare fiorentina, la JT&T. Era stato fissato a due colonne, al di sopra dei portici disegnati dall’architetto Vincenzo Micheli (nel periodo cosiddetto del Risanamento) e sotto quell’altisonante iscrizione dettata, pare, da Isidoro del Lungo: “L’Antico centro della città da secolare squallore a vita nuova restituito”.
Tralasciando inutili commenti estetici sulla scelta discutibile di affiggere quel “lenzuolo“ pubblicitario, ora per fortuna rimosso, su uno degli immobili più belli e iconici della città – costruito a seguito dall’abbattimento del vecchio ghetto ebraico – bisogna però segnalare che attualmente il Palazzo dell’Arcone (3.450 mq), che rientrava nelle disponibilità della Bnl, è oggetto di un’importante ristrutturazione interna dalla quale se ne ricaveranno ventuno appartamenti super lusso, che dovrebbero essere pronti da giugno. Anche se la maggior parte di questi è già stata venduta a prezzi da capogiro.
Il costo a metro quadrato, infatti, va da quasi 11mila euro a gli oltre 20mila euro. Naturalmente la differenza la fa l’ampiezza dell’abitazione e l’affaccio. Case non per tutte le tasche, visto che un bilocale da 60mq viene venduto a 650mila euro (le finestre danno sul cortile interno o su via Strozzi), mentre un appartamento con affaccio diretto sulla piazza parte da 1,2 milioni per arrivare anche a tre milioni di euro. Piazza della Repubblica è il cuore del capoluogo sin dall’epoca romana. Qui si incontravano il cardo e il decumanus maximi di Florentia e vi si apriva il foro: il Cardo corrisponde a via Roma, via Calimala e via Por Santa Maria, invece il Decumano corrisponde a via del Corso, via degli Speziali e via degli Strozzi.
Sul sito della JT&T si spiega che l’immobile “caratterizzato dal grande “Arcone” e dai decori presenti sulle facciate è stato negli anni adibito ad attività commerciali al piano terreno e ad uffici ai piani superiori (fino a due lustri fa lì c’era la Procura della Repubblica di Firenze, poi trasferitasi nel Palazzo di Giustizia di Novoli). Il progetto prevede il recupero funzionale degli ultimi cinque livelli fuori terra”. Le ventuno abitazioni saranno “ricche di particolari, contrasti cromatici e materici. Preziosi pavimenti artigianali in marmo policromo o in legno di noce europeo propongono una serie di pattern ispirati alla tradizione e rivisitati in chiave moderna che disegnano gli spazi”.
Insomma, parliamo di un’operazione immobiliare di altissimo valore – sembra sia superiore ai 30 milioni di euro – riservata però solo a pochi eletti, sia italiani che stranieri, dalle grandi capacità economiche. Su via degli Strozzi, dove vi era l’ingresso per la Procura, ci sono dei pannelli illustrativi che mostrano come saranno gli apparrtamenti in vendita una volta terminati i lavori di ristrutturazione. Ed ecco, insomma, un altro pezzo della storia di Firenze che viene messo in vendita, sia per investimento che per rendita: un a notizia, questa, che non mancherà di sollevare un vespaio di polemiche tra coloro che hanno a cuore l’identità della città.