ROSSELLA CONTE
Cronaca

Case, boom di nuda proprietà. Incremento dell’11 per cento. "Perché la pensione non basta"

Impoveriti da inflazione e rincari, si vendono le sole mura per garantirsi un reddito e un tetto. E chi compra con questa formula pensa a un investimento a lungo termine o al futuro dei figli

Case, boom di nuda proprietà. Incremento dell’11 per cento. "Perché la pensione non basta"

Firenze, 16 febbraio 2024 – Maria ha 82 anni, una pensione da 700 euro al mese ed è sola. Facile comprendere come i soldi non le bastino a pagare utenze, spese di ristrutturazione e rata del condominio sempre più pesante per lavori in arrivo.

Per questo ha deciso di vendere le mura della sua abitazione, mentre lei continua ad abitarci. E’ un modo per percepire liquidità immediata mantenendo comunque la possibilità di continuare a vivere nella propria casa. Maria è solo una delle persone che nel 2024 ha deciso di ricorrere alla formula della nuda proprietà, ossia di vendere il proprio immobile tenendosi il diritto di viverci. Fino alla morte o a tempo, a secondo dell’accordo preso con gli acquirenti, il cui identikit è abbastanza definito.

Dall’analisi dell’ufficio studi Fimaa-Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari aderente a Confcommercio Firenze emerge che gli immobili che finiscono sul mercato come nuda proprietà sono cresciuti dell’11% (il dato si riferisce al secondo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022). "Inflazione e rincari generalizzati hanno impoverito sempre più persone che per avere maggiore liquidità hanno deciso di vendere le proprie mura mantenendo comunque il diritto di rimanerci dentro", sottolinea Arrigo Brandini, presidente Fimaa Confcommercio.

Nell’80% dei casi i venditori hanno un’età superiore a 65 anni: il denaro ottenuto serve per aiutare i figli, garantirsi una vita economicamente più tranquilla e aggiungere un gruzzolo alla pensione e avere un po’ più di tranquillità economica. Mentre gli acquirenti più attivi hanno un’età compresa tra 30 e 50 anni (che rappresentano il 60% del totale).

Diverse anche le motivazioni di chi acquista. "Di solito – prosegue Brandini – quelli che hanno tra i 30 e i 40 anni lo fanno come un investimento a lungo termine, chi ha dai 40 ai 50 lo acquista per i figli in modo che, una volta cresciuti, abbiano una casa tutta loro".

Dall’analisi realizzata dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa risulta che il 65,5% di chi vende lo fa per reperire liquidità. "I motivi sono tanti - sottolinea Tommaso Birignani, consulente di rete gruppo Tecnocasa -, c’è chi vuole continuare a mantenere un certo tenore di vita, chi far fronte ad esigenze legate all’avanzare dell’età o chi vuole sostenere i figli nell’acquisto della casa". Sempre secondo Tecnocasa, nella prima parte del 2023, il 60,7% delle compravendite di nuda proprietà è stato finalizzato all’investimento da mantenere nel tempo. Si tratta di una quota in crescita rispetto ad un anno fa, quando si fermava al 58,8%. La nuda proprietà, infatti, permette di acquistare l’immobile a un prezzo più basso rispetto a quello di mercato ed è una formula apprezzata dagli investitori.

«A Firenze i numeri sono in aumento - aggiunge Birignani -. Fino a dieci anni fa erano soprattutto persone sole che ricorrevano alla nuda proprietà, ora riguarda anche persone che vogliono aiutare i propri figli e hanno bisogno di denaro". "Abbiamo assistito a diversi casi di persone che vendono la nuda proprietà perché non riescono ad arrivare a fine mese – conclude Laura Grandi, segretaria generale Sunia Cgil Firenze -. Si tratta soprattutto di pensionati ma anche di partite iva per esempio del mondo dello spettacolo o famiglie con un solo stipendio".