
Cooperative multate per aver venduto le case a prezzi diversi rispetto a quelli stabiliti nella convenzione: anche per la Corte di Cassazione il provvedimento del Comune di Scandicci fu corretto. Secondo la Suprema Corte infatti sono state legittime le sanzioni applicate dall’amministrazione comunale di Scandicci nei confronti della Cooperativa Unica, per violazione dei prezzi di cessione degli alloggi del peep di Badia a Settimo-San Colombano stabiliti dalla Convenzione. Si chiude così, con la sentenza della Corte di Cassazione, il primo ciclo di contenziosi che ha riguardato le prime dieci sanzioni applicate, ormai nel 2013, dall’Amministrazione e subito contestate dalla Cooperativa. Una vicenda che parte da lontano e che si trascina ormai da molti anni. Era infatti il 2013 quando il Comune di Scandicci decise di sanziore le Cooperative attuatrici del Peep (il Piano di edilizia economica e popolare) di Badia a Settimo-San Colombano, tra cui Unica, perché avevano venduto gli alloggi ad un prezzo superiore a quello previsto dalla convenzione stipulata con la stessa amministrazione e che disciplinava appunto il Peep. Le cooperative, a sua volta, avevano impugnato le sanzioni prima davanti al Tar Toscana e poi di fronte al Consiglio di Stato, che hanno sempre confermato la legittimità dell’operato del Comune. Nel 2017 quindi un altro passaggio: in quella data Unica si era rivolta anche alla Suprema Corte per un ulteriore pronunciamento affermando che nessuna norma consentiva di sanzionare i maggiori prezzi di cessione di alloggi venduti in diritto di proprietà. Secondo la Cassazione, invece, i giudici amministrativi, attraverso l’esercizio della propria legittima funzione interpretativa, hanno correttamente rinvenuto il fondamento di tale potere sanzionatorio nella legge. "La Corte – si legge nella sentenza – a sezioni unite, dichiara il ricorso inammissibile e condanna la ricorrente al pagamento delle spese, liquidate in euro 6mila, oltre a spese forfettarie nella misura di 200".
Nonostante i tanti anni passati e le varie sentenze, il contenzioso tra la Cooperativa e il Comune, però, non è ancora terminato. Pende, infatti, dinanzi al Consiglio di Stato il giudizio che riguarda le sanzioni applicate dall’amministrazione per la vendita degli altri alloggi, circa duecento, realizzati da Unica. Analogo contenzioso va avanti anche con le altre Cooperative attuatrici del peep. La decisione è attesa per la fine dell’anno.