
di Ilaria Ulivelli
E’ una lunga agonia quella che accompagna la caserma Perotti di Coverciano da almeno tre lustri. Ma ora dovremmo essere finalmente arrivati al cambio di passo, verso la nuova vita.
Il Demanio non ha voluto cederla al Comune. Per motivi dichiarati strategici era rimasta fuori dal protocollo siglato nel 2014 da Palazzo Vecchio e Agenzia del Demanio con cui lo Stato ha ceduto in via definitiva al Comune la Gonzaga, ex casa dei Lupi di Toscana, mentre per altre caserme (tra cui anche la Cavalli e l’ospedale militare San Gallo) gli accordi sono arrivati dopo.
E in effetti l’obiettivo strategico c’era. L’accordo tra Comune e Demanio è del luglio 2018, ma non per la cessione. Piuttosto per un grande intervento di rigenerazione urbana che porterà alla trasformazione dell’edificio in un ‘Federal Building delle amministrazioni statali a Firenze’.
Ma i tempi sono lunghi. Anche se ora dovremmo esserci: conclusa la progettazione definitiva. Il Comune ha partecipato al tavolo per la progettazione con i tecnici dell’Urbanistica.
L’operazione, nel suo complesso, per l’Agenzia del Demanio ha il segno più. Concentrando in un’unica sede un elevato numero di uffici pubblici della città e ottimizzando gli spazi utilizzati dalle amministrazioni mira ad abbattere circa i due terzi della spesa totale per locazioni passive a Firenze, arrivando a un risparmio di quasi 5 milioni di euro all’anno per le casse dello Stato.
Per i cittadini sarà un sollievo poter vedere tornare a nuova vita quello spazio enorme: 50mila metri quadri di superficie degli immobili e 150mila metri quadri di terreno, in via del Gignoro tra il Centro tecnico di Coverciano e al centro commerciale Esselunga.
Il progetto candida l’area a trasformarsi in un nuovo quartiere aperto alla città. Con un percorso participato. L’ex caserma sarà destinata a un mix funzionale fra residenziale e servizi pubblici, ma non saranno tralasciate le necessità di chi abita la zona, ovviamente inserite nell’intero contesto cittadino, e sarà tenuta in massimo conto la specificità del quartiere di Coverciano. Visto anche che l’enorme complesso di via del Gignoro è l’unica possibilità di sviluppo, nella filosofia del riuso e dunque rispettando il piano strutturale a cemento zero, nell’area a Est di Firenze.
L’amministrazione si è assunta l’onere di valorizzare le strutture, ottenendo una percentuale degli introiti legati alla messa sul mercato di circa il 10%. L’ex caserma sarà trasformata in un sistema aperto che supererà l’isolamento tipico delle strutture militari, in collegamento con il parco del Mensola e ben collegata dalla linea tramviaria che dovrà essere realizzata entro il 2026.
Ci sarà una quota di edilizia da destinare a social housing. E si sta decidendo quali uffici statali che si trasferiranno a Coverciano lasciando gli attuali immobili occupati con onerosi affitti.