Firenze, 6 novembre 2019 - I giudici della IV sezione penale della Corte di Cassazione hanno confermato la sentenza d'appello sul caso del Forteto, la comunità di Vicchio del Mugello di cui era capo e fondatore Rodolfo Fiesoli, detto il 'profeta', condannato nell'ottobre del 2018 dai giudici della Corte d'appello di Firenze a 14 anni e 10 mesi per abusi sessuali, anche su minori, e maltrattamenti. Con Fiesoli era stata condannata a 6 anni e 4 mesi anche Daniela Tardani, una delle madri affidatarie della comunità del Forteto, accusata di violenza sessuale di gruppo insieme al 'profeta'.
Fiesoli dovrà scontare 14 anni e dieci mesi di carcere. In serata il "Profeta", originario di Prato, si è costituito al comando provinciale dei carabinieri di Padova. Per alcune ore era considerato irreperibile; nessuna traccia nella residenza sanitaria per anziani Sanatrix di Aulla (Massa Carrara), dove era stato visto la mattina. Poi, prima delle 23, si è costituito. Fiesoli si è presentato dai carabinieri di Padova accompagnato dalla moglie, che era andata a prenderlo nella rsa di Aulla, e da lì in auto, insieme, hanno raggiunto la città veneta. Inizialmente la coppia, secondo quanto si apprende, si era diretta nel carcere di Padova ma il personale non ha ammesso la richiesta di costituirsi di Fiesoli perché ancora non era disponibile l'ordine di esecuzione della Procura generale. Quindi il carcere di Padova ha indirizzato Fiesoli verso il comando generale di carabinieri. Stasera, appena i militari di Firenze hanno ricevuto l'atto dalla Procura generale e lo hanno girato ai colleghi di Padova, è stato possibile eseguire formalmente l'arresto del 'guru' e fondatore del Forteto.
In queste ore l'altra persona condannata in via definitiva dalla Cassazione a 6 anni e quattro mesi, Daniela Tardani, sta aspettando l'ordine di esecuzione del suo arresto in carcere dentro la caserma dei carabinieri di Borgo San Lorenzo.
La Cassazione ha infatti rigettato i ricorsi presentati dai due imputati, come sollecitato oggi anche dalla procura generale. La Suprema Corte (terza sezione penale), si era gia' occupata di questo processo nel dicembre 2017, quando, confermando in buona parte la sentenza di condanna emessa della Corte di appello di Firenze nel luglio 2016 e i risarcimenti alle parti offese, aveva pero' disposto l'annullamento con rinvio limitatamente a uno degli episodi di violenza sessuale contestati a Fiesoli.
Rodolfo Fiesoli era stato scarcerato l'8 luglio 2018 a seguito di una decisione della Cassazione del precedente 5 luglio, dopo un ricorso presentato dal suo difensore, l'avvocato Lorenzo Zilletti. Fiesoli era stato condannato a 15 anni e 10 mesi, ma la Cassazione aveva stabilito che dovesse scontare un residuo di pena di 14 anni, 8 mesi e 17 giorni.
Il 23 dicembre 2017, Fiesoli venne accompagnato dai carabinieri nel carcere fiorentino di Sollicciano. Il ricorso in base al quale Fiesoli è stato rimesso in libertà dalla prima sezione della Corte di Cassazione era stato presentato dai difensori del fondatore del Forteto per un "incidente di esecuzione", ovvero l'impossibilità di eseguire una pena che non abbia i caratteri di certezza e irrevocabilità dal momento che doveva ancora celebrarsi un altro processo per un singolo caso di violenza sessuale su un minore che all'epoca era ospite della comunità di Vicchio. Il processo si è celebrato con rito abbreviato il mese scorso e che si è concluso con una condanna a 8 anni per Fiesoli.