REDAZIONE FIRENZE

Caso Forteto, le ’ombre’ di Fiesoli. Saranno ascoltati moglie e figli: "Troppi ritardi dei governi passati"

Nei prossimi giorni la commissione d’inchiesta sarà a Borgo San Lorenzo per sentire i familiari del ’profeta’. Il presidente Michelotti: "Saranno convocati tutti i personaggi utili a ricostruire un quadro completo".

Il fondatore del Forteto, Rodolfo Fiesoli, risponde a. una domanda dei commissari durante l’audizione

Il fondatore del Forteto, Rodolfo Fiesoli, risponde a. una domanda dei commissari durante l’audizione

Dopo Rodolfo Fiesoli, la prossima settimana saranno ascoltati la moglie e i figli del ’profeta’. Tira dritto la commissione parlamentare sul caso Forteto, che approfondisce sia i rapporti tra la comunità del Mugello dove venivano compiuti abusi su minori, e il mondo politico e giudiziario, ma anche gli aspetti economici legati alla società. L’obiettivo è raccogliere quante più informazioni possibili su Fiesoli, sulla sua vita all’interno delle mura domestiche e sui rapporti con la famiglia. E soprattutto con i due figli maschi.

Dopo i tanti "no". Diversi "non ricordo". Un paio di silenzi, quasi provvidenziali. E nessun passo indietro o pentimento da parte del fondatore della comunità – condannato a 14 anni e 10 mesi di carcere –, i membri della commissione partiranno i prossimi giorni in ’missione’ per Borgo San Lorenzo. La coniuge e i due figli del ’profeta’, in libera audizione (ovvero senza obblighi di partecipazione), saranno ascoltati nella caserma della Guardia di Finanza.

Ricostruzione dei fatti e nuovi spunti. Si scava nel passato dell’uomo, cercando anche di far luce sui possibili collegamenti con il mondo politico e della magistratura. Partendo da quanto raccontato da ex amministratori locali ed ex componenti della cooperativa Forteto, le cui testimonianza sono già state raccolte nelle scorse settimane e inserite nel fascicolo.

"L’audizione di Rodolfo Fiesoli è un passaggio molto importante per la nostra Commissione – spiega Francesco Michelotti, deputato e presidente della Commissione d’inchiesta parlamentare –, purtroppo la politica e i governi che ci hanno preceduto hanno colpevolmente tardato nel chiamare di fronte alle proprie colpe i principali responsabili di questa vicenda: appena siamo arrivati noi lo abbiamo fatto senza esitazioni".

In programma ci sono nuove ’sedute’ con "tutti i personaggi che riteniamo possano essere utili per ricostruire il quadro intorno al quale il Forteto ha incredibilmente potuto godere di decenni di credito", conclude Michelotti.

Pie.Meca.