REDAZIONE FIRENZE

Caso karaoke, Nardella invita il giovane: "Canta con me, Firenze non è razzista"

Bipartisan il sostegno al Red Garter e la risposta a Clemente Mastella

Bipartisan il sostegno al Red Garter e la risposta a Clemente Mastella

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Una proposta per Pasquale Abbatiello, il ragazzo la cui video-denuncia sul mancato karaoke del 1 gennaio è diventata virale su TikTok. A richiamare a Firenze Abbatiello sono l’eurodeputato ed ex sindaco di Firenze, Dario Nardella, che è originario di Torre del Greco, e la titolare della pizzeria ’O Munaciello, Valentina Borgogni, che lo invitano a salire sul palco a cantare canzoni napoletane. Il giovane non ci sarà perché già tornato a Benevento, ma la proposta per il futuro rimane. Un evento, quello di domani sera, che voleva servire a "riparare a quanto successo l’altra sera. Perché Firenze non discrimina" dice Valentina Borgogni. "Si tratta di una serata – conclude la titolare della pizzeria – dedicata alla canzone partenopea e Dario (Nardella, ndr) suonerà il violino, per cui sarebbe stato un piacere averlo con noi".

Sì, perché Abbatiello (nella foto) sostiene che la sera dello scorso mercoledì l’addetto al karaoke del Red Garter non gli abbia permesso di cantare la canzone di Angelo Famao ’Tu si a fine do’ munno’ proprio perché in napoletano e che fosse possibile cantare solo in italiano, inglese, francese e tedesco. Una situazione che non è piaciuta al giovane beneventano e al suo gruppo di amici, che hanno deciso di lasciare subito il locale, ma anche di raccontare ai media l’evento.

Il proprietario del Red Garter, Riccardo Tarantoli, qualche giorno fa ha spiegato: "Tutto un equivoco, risulta che il gruppo volesse cantare la sua seconda canzone".

Intanto non si fermano le dichiarazioni politiche, iniziate già da sabato con il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che è intervenuto parlando di "atto discriminatorio". A rispondergli è Mirco Rufilli, presidente del Quartiere 1: "Firenze non è mai stata e mai sarà una città razzista. Se c’è qualcosa che distingue i fiorentini è il loro spirito di accoglienza, la loro apertura mentale e la tolleranza verso ogni diversità. Il proprietario di quel locale non è una persona razzista, si è sempre impegnato per rendere Firenze una città inclusiva". Dello stesso parere è anche il vicepresidente del Consiglio comunale, Alessandro Draghi (FdI) che parla delle dichiarazioni di Mastella come "fuorvianti, restituisco al mittente le accuse di razzismo a Firenze" e sul Red Garter: "Il locale in via de’ Benci lo conosco bene, al proprietario e ai suoi dipendenti va la mia solidarietà".