Castelfiorentino, negozio di alimentari crocevia dello spaccio di droga: due arresti

In tutto sono otto gli indagati

Guardia di Finanza (immagine di repertorio)

Guardia di Finanza (immagine di repertorio)

Firenze, 23 luglio 2024 - Un negozio di vendita di alimentari di Castelfiorentino sarebbe stato il principale centro operativo per lo spaccio secondo quanto scoperto dalla Guardia di finanza di Pisa con un'indagine su una presunta associazione tra Pisa e Firenze dedita al traffico di droga coordinata dalla Dda fiorentina che ha ora portato all'esecuzione, nelle due province toscane di altrettante due misure di custodia cautelare, una in carcere, una ai domiciliari, destinatari una persona di origine marocchina e una albanese. I reati contestati, a vario titolo, sono la produzione, la detenzione e il traffico illecito di ingenti quantitativi di stupefacente importati dal Marocco e dalla Spagna in Italia per la successiva distribuzione in Toscana. In tutto sono otto gli indagati, alcuni già noti alle forze dell'ordine, tra cui anche italiani e senegalesi ognuno dei quali avrebbe «avuto in seno all'organizzazione una specifica mansione - spiega la Gdf in una nota - , ovvero la ricerca di nuovi ricettori di droga, la distribuzione del narcotico e il recupero dei crediti nei confronti dei vari clienti». Il titolare del negozio di alimentari di Castelfiorentino sarebbe stato «il soggetto principale dell'associazione». Nel corso delle indagini i finanzieri hanno arrestato in flagranza di reato, per violazione della legge sugli stupefacenti, due corrieri di nazionalità marocchina e albanese e sottoposto a sequestro circa 127 chili di droga tra hashish, marijuana e cocaina. In corso anche perquisizioni domiciliari presso la sede degli indagati, con l'impiego di 50 finanzieri e unità cinofile. Le indagini, svolte dal nucleo di polizia economico - finanziaria di Pisa, con il supporto della Direzione centrale per i servizi antidroga e del Scico della Guardia di finanza, «hanno consentito di individuare l'esistenza di una stabile struttura criminale, la quale, essendo stanziale tra le province di Pisa e Firenze, riusciva ad importare ingenti quantitativi di hashish e marijuana». Maurizio Costanzo