Casting al mercato centrale . In mille per un ruolo da attore

I registi: "L’idea è ripercorrere attraverso cinque brevi storie la vita di questo luogo dal 1874 ai giorni nostri"

Casting al mercato centrale . In mille per un ruolo da attore

Al centro i due registi Matteo de Nicolò e Daniele Palmi di ’Swolly Studio’ insieme a Alain Radaelli e Francesca Papini di ’Reeload Production Company’

Mille persone in fila per un posto da comparsa nel film ’Il cuore della città, 150 anni del mercato centrale di Firenze’ in uscita entro la fine del 2024, realizzato con la regia di Matteo de Nicolò e Daniele Palmi di Swolly Studio e prodotto da Alain Redaelli e Francesca Papini per Reeload Production Company, in occasione dei 150 anni dello Storico Mercato Centrale di San Lorenzo.

Ai casting c’è la nonna di 85 anni che arriva da Prato "per lasciare il suo viso nella storia di San Lorenzo" perché lei nel quartiere all’ombra dell’omonima Basilica ci è nata. Ma c’è anche la mamma con il figlio di 7 anni che è arrivata da Roma: suo nonno è nato in via dell’Ariento. Sono tantissime, quasi mille, le persone che sono arrivate da tutta Italia per partecipare al cortometraggio della durata di 30 minuti che racconterà i 150 anni del mercato di San Lorenzo. Le storie saranno legate da un escamotage narrativo che legherà il racconto e gli darà un senso di continuità "nel" e "con" il tempo e non riguarderanno direttamente il mercato ma lo racconteranno attraverso le vite di quelle persone che il mercato lo hanno vissuto, respirato, amato, rispolverando allo stesso tempo vecchie tradizioni. Il genere scelto sarà quello della commedia che attraverserà momenti storici, tradizioni citando anche personaggi realmente esistiti. Il film, che ha vinto il bando cinema della Regione Toscana 2024 e sarà proiettato all’interno di festival italiani e dei cinema cittadini tramite accordi che verranno definiti nei prossimi mesi, sarà un viaggio attraverso cinque anni storici: il 1874, il 1921, il 1948, il 1969 fino ai giorni nostri. "Il Mercato da 150 anni è al centro della vita quotidiana della città, ha visto passare persone, storie, emozioni – sottolineano i registi Matteo de Nicolò e Daniele Palmi –. In un periodo in cui spesso si parla di una città che sta perdendo la sua identità, una risposta come questa, di tanti fiorentini e persone che sono venute da tutta Italia, ci fa capire quanto invece sia autentica".