Firenze, 13 maggio 2017 - Quasi tutte hanno dichiarato di trovarsi lì tanto per provare e senza nessun impegno. Ma resta il fondato sospetto che ci fosse ben poca «leggerezza» ad aleggiare tra il compatto rango di sorrisi lucidi, sneakers e jeans sdruciti che ieri pomeriggio si è presentato al cospetto – e insindacabile giudizio – di una nota agenzia di moda: centinaia e centinaia di ragazze con la speranza (ben più di un sogno passeggero) di diventare modelle professioniste. Non si prende un volo dalla Sicilia o un traghetto dall’Elba «così, tanto per fare», ed erano almeno 300 le aspiranti top model provenienti da tutt’Italia che hanno risposto all’appello del mensile Marie Claire, re indiscusso delle nostrane fashion victim, in cerca da tempo del «nuovo volto della moda italiana».
Una ricerca a tappe, quella della nota rivista, che a Firenze – presso il punto vendita Oviesse di via Panzani – ha riunito il sesto casting della stagione (di caccia) «Future Visioni». «La nostra ricerca, per buona parte, nasce da una richiesta delle lettrici»: a confermare il peso specifico di un’aspettativa vera e propria, la stylist di Marie Claire Alice Piemonti, responsabile – insieme ai fotografi dell’agenzia Brave Models – della selezione fiorentina, una cernita di 14 ragazze tra i 16 e i 30 anni da mettere (intanto) in posa per il numero di luglio, e da cui pescare – tra le fortunate dei totali 12 casting peninsulari – l’eletta.
In palio un contratto da modella professionista e la proiezione in un mondo di flash, trucco e parrucco che si conferma miraggio senza pari per tante, tantissime giovani donne.
Canto di sirena irresistibile per un fenomeno che non conosce punti d’arresto, al casting hanno risposto in massa. Studentesse tra i 17 e i 25 anni , per lo più, in fila ordinata per ore lungo via del Giglio e via dei Banchi a macerare tensione in attesa di un paio di scatti di pochi secondi in tutto. Vale la pena? «Per un sogno vale la pena tutto», taglia corto una delle poche aspiranti volti del futuro a dichiarare, senza troppi giri di parole, che sì, il suo desiderio è quello di «entrare nel mondo della moda». A farle da contraltare un martellante «male che vada sarà stata un’esperienza».
Ma non manca qualche mamma al seguito che invece – quasi borbottante un secco «Tieni su le spalle» – tiene altissimo il carico di aspettativa. Che c’è, come la determinazione di una studentessa grossetana di ingegneria a buttar giù dalla rupe gli studi universitari – in caso di elezione finale – o quella di «provarle tutte» di una ventenne fiorentina. Non solo, insomma, vanità di vanità.