OLGA MUGNAINI
Cronaca

"Cavalcata fantastica". Depero e il futurismo

A Palazzo Medici Riccardi 47 opere dell’indiscusso maestro dell’arte del ’900

"Cavalcata fantastica". Depero e il futurismo

Molti suoi dipinti sembrano teatrini, abitati da modernissimi pupazzi, burattini e marionette come quelli della Commedia dell’arte e del teatro di piazza. E nella poliedrica genialità artistica di Fortunato Depero (1892-1960), la mostra che apre oggi a Palazzo Medici Riccardi, inaugurando la Florence Art Week, si concentra proprio sull’attività del celebre futurista in ambito teatrale (fino al 28 gennaio).

L’idea dell’esposizione, a cura di Sergio Risaliti e Eva Francioli, e organizzata da Muse, nasce dalla presenza, nelle collezioni del Museo Novecento di "Nitrito in velocità" (1932), capolavoro dell’artista trentino conservatone nelle collezioni dei Musei Civici Fiorentini. Il dipinto infatti fu donato dall’ingegnere Alberto Della Ragione al Comune insieme ad altre 240 opere che sarebbero poi diventate il nucleo fondante dell’attuale Museo Novecento. La mostra "Cavalcata fantastica" presenta 47 opere tra cui alcuni lavori provenienti dal Mart di Rovereto, che possiede una imponente collezione di Depero. In primo piano alcuni disegni che l’artista realizzò per lo spettacolo dei Balletti Russi dell’impresario Sergej Djaghilev Le Chant du rossignol, tratto da una fiaba di Andersen, su musiche di Igor Stravinskij, oltre che per la sua produzione di teatro d’avanguardia I Balli Plastici che, nel 1918, andrà in scena a Roma con automi in legno in sostituzione degli attori. Un viaggio in pittura che consente di interrogarsi su come le arti visive e le arti sceniche si siano reciprocamente influenzate negli anni delle avanguardie storiche. Oltre a essere un eccezionale pittore e scultore, Depero fu anche un grande designer, includendo nella sua poliedrica produzione la lavorazione degli arazzi, attività che trova proprio a Firenze uno dei principali centri di diffusione. In mostra numerose ’tarsie in panno’, tra cui la maestosa "Cavalcata Fantastica", espressione della grande varietà di tecniche esplorate dall’artista nel corso della sua vita. Prendendo spunto dal "Nitrito in velocità", si indaga sulla meccanizzazione del movimento e sul mito del progresso all’origine di molte opere di Depero e più in generale della poetica futurista, che vede il futuro dell’umanità riconoscersi in una nuova era, fatta di potenza e vitalità meccanica.