Bye-bye esercizio provvisorio. Palazzo Vecchio trapassa lo sgambetto delle opposizioni sul finir dell’anno e la giunta Funaro mette in ghiaccio il primo bilancio di previsione 2025-27, con Dup annesso. Imponente per numeri, in chiaroscuro per quadro finanziario. Nel pancione del Comune, solo per la spesa corrente, 861 milioni per il 2025, per una manovra da 2 miliardi e mezzo di euro di un documento programmatico che ora licenzia col voto di ieri del Salone de’ Dugento (23 favorevoli, 12 contrari, 2 assenti al momento del voto) le uscite dei singoli assessorati per gli esercizi del prossimo triennio.
A mo’ di pennellata: investimenti per 434 milioni dentro il miliardo spalmato fino al ’27, raddoppio dei fondi per il verde pubblico (da 18 a 36 milioni), con maggiorazioni su singole voci di spesa: sul welfare 19 milioni ad hoc per anziani e disabili, 10 sul fronte dei minori, 750mila euro in più sulla sicurezza, 2,6 milioni su infanzia e nido, un milione sulla cultura, con l’applicazione del salario minimo negli appalti museali. Il tutto, senza ritocchi all’insù di tasse e tariffe. A favor di gettito, la giunta è andata a colpire il settore turistico con rialzo di 50 centesimi dell’imposta di soggiorno per le locazioni brevi, allineandola alle strutture alberghiere a tre stelle e il settore dei sottoservizi (le lavorazioni effettuate dalle partecipate del Comune) con l’aumento del 25% del canone. Anche per rivolgere ai naviganti un appello preciso: i troppi cantieri sparsi per Firenze sono un problema da gestire non indifferente, i cittadini sono stremati da file e colli di bottiglia stradali, le ditte virtuose e più spedite nelle lavorazioni e nelle tempistiche dei cantieri avranno incentivi.
Spicca sull’abitare, soprattutto, una ‘misura bandiera’ della sindaca: 20 milioni per la ristrutturazione di alloggi Erp sfitti e 4 per il contributo affitti ai cittadini. "Sfido a trovare una amministrazione comunale che ha stanziato tale somma per ristrutturare le case popolari, tra l’altro in mancanza di risorse da parte del Governo", la stoccata in direzione Palazzo Chigi dell’inquilina di Palazzo Vecchio, Sara Funaro. Pronta al rovescio sulle "ripetute assenze" a stretto giro lamentate col dritto delle forze di minoranze sedute nel parlamentino ("La notizia di oggi è che il consigliere Eike Schmidt non è più il capo dell’opposizione", il dardo scoccato da Funaro al suo ex compagno di viaggio verso le urne lo scorso giugno per le amministrative vista l’assenza del direttore del museo a Capodimonte).
Pronta, parimenti, a indicare in aula ieri mattina nei suoi 40 minuti di discorso le colonne portanti di "un bilancio che mette i cittadini al centro, con una grande attenzione agli investimenti e allo sviluppo della città, che dà priorità a quelle che sono le urgenze da affrontare, la casa, l’ambiente, i servizi alla persona, la scuola, la mobilità sostenibile, la sicurezza, con tante risorse aggiuntive sulla spesa corrente per dare risposte ai cittadini e investimenti importantissimi per una città come Firenze - ha detto -. Mentre parlavo ho incrociato volti contrariati di consiglieri d’opposizione quando mi riferivo al governo nazionale. Continuerò a farlo: laddove mancheranno risposte da Roma, io continuerò ad alzare la voce, nel rispetto istituzionale, ma con franchezza. Se uno legge attentamente il nostro bilancio e nostro programma di mandato, emerge chiara la nostra visione di città del futuro: quella che mette i cittadini fiorentini al primo posto".