LISA CIARDI
Cronaca

"C’è un ladro in giardino". Picchiato il proprietario sceso per fermare l’intruso

Intervengono i carabinieri, che riescono a bloccare l’aggressore. Nello zaino l’uomo aveva un Rolex e altri oggetti di valore, probabile refurtiva.

"C’è un ladro in giardino". Picchiato il proprietario sceso per fermare l’intruso

I carabinieri per ora hanno denunciato l’aggressore per resistenza

Si è intrufolato in un giardino privato, ma è stato scoperto dal proprietario di casa, che è intervenuto immediatamente. Momenti di tensione, martedì sera, a Campi Bisenzio, dove un residente ha notato un estraneo aggirarsi nel proprio giardino. I dettagli dell’episodio sono al momento in fase di definizione, parallelamente all’approfondimento delle indagini sull’accaduto, ma, da quanto si è appreso, il proprietario di casa è subito sceso nel giardino con l’intento di allontanare lo sconosciuto (poi risultato essere un giovane di origini magrebine), venendo aggredito. Ne è nato un tafferuglio, che ha spinto gli altri cittadini della zona a dare l’allarme e a chiamare le forze dell’ordine. Sul posto sono così arrivati i carabinieri della stazione di Campi Bisenzio e della compagnia di Signa che, a loro volta, hanno dovuto fare i conti con lo stato di agitazione del magrebino. Alla fine, il giovane è stato bloccato e arrestato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Perquisendolo, gli uomini dell’Arma hanno quindi scoperto che aveva raggiunto la zona utilizzando un monopattino, poi risultato rubato. L’uomo nascondeva inoltre, all’interno del proprio zaino, un orologio Rolex e altri oggetti di valore che sembrerebbero essere a loro volta provento di altri furti, forse messi a segno poco prima. Per il giovane sono dunque scattate le manette, mentre il cittadino che lo aveva scoperto, nonostante la colluttazione, se l’è cavata con lievi contusioni e qualche graffio, tanto che ha rifiutato il ricovero da parte del personale del 118, intervenuto nell’abitazione per soccorrerlo.

Concluso l’intervento, vanno ora avanti le indagini per capire l’origine della refurtiva e per verificare se il giovane operasse da solo o potesse contare sul supporto di alcuni complici. L’episodio ha suscitato un certo clamore in paese, visto che vari cittadini sono accorsi sentendo le grida e gli schiamazzi e che, dopo la scoperta della refurtiva, è partito il passaparola per provare a rintracciare i legittimi proprietari del Rolex e degli altri oggetti rubati.