GIOVANNI BOGANI
Cronaca

Ceccherini gaffe e scuse: "L’Oscar agli ebrei, loro vincono sempre". Ma la statuetta sfuma

L’attore fiorentino fa marcia indietro: "Mi è venuta fuori una frase marcia. Figuratevi se intendevo offendere un popolo. Volevo dire che i film sull’Olocausto riscuotono storicamente successi".

Ceccherini gaffe e scuse: "L’Oscar agli ebrei, loro vincono sempre". Ma la statuetta sfuma

CIREGLIO (Pistoia)

"Mi è venuta fuori una frase marcia, mi dispiace". Lo raggiungiamo al telefono, nel pieno della notte. A Los Angeles stanno celebrando gli Oscar. Sul web lo stanno attaccando, per la frase che ha pronunciato su Raiuno, nel programma "A ruota libera", poche ore fa: "Il film di Garrone non vincerà l’Oscar, perché vinceranno gli ebrei, quelli vincono sempre". Lui è nell’Appennino, in pigiama, col cane Lucio.

Hai combinato un bel casino, Massimo.

"Lo so. Ormai ho sbagliato, mi dispiace. Volevo fare una battuta, mi è venuta male, mi sono venuti male i toni. Volevo dire che il film di Garrone era bello, bellissimo. E però avrebbe vinto quell’altro, perché i film che raccontano quei temi, i temi dell’Olocausto, piacciono sempre molto a quelli che votano per gli Oscar. Guarda ‘Schindler’s List’, o il film di Benigni, ‘La vita è bella’, o ‘Il pianista’… Volevo solo parlare di film".

Ma la frase sembra riferirsi alla popolazione.

"Ma t’immagini se io volevo parlare della popolazione? Non ne so nulla di politica, io, e non mi sognerei mai di parlare degli ebrei in quanto popolo. Proprio ora, che c’è una guerra in corso. Ma mi rendo conto che era meglio se stavo zitto. Se qualcuno si è offeso me ne scuso".

La presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, e i presidenti della comunità ebraica di Roma e di Milano, Victor Fadlun e Walker Meghnagi, hanno detto in una nota che la tua frase è "gravissima e inaccettabile".

"Che devo dire? Hanno ragione, se l’hanno presa sul serio. Ero emozionato, stavo parlando di un film candidato all’Oscar – ‘Io capitano’ – nel quale sono coinvolto come sceneggiatore. Mi sembrava incredibile, quando fino a pochi anni fa nessuno mi chiamava neanche per fare un filmino del matrimonio! Volevo fare una battuta e mi è venuta male. Se ero a TeleQuarrata, non se ne accorgeva nessuno. Ma ero sulla Rai, e l’hanno sentita tutti. Che ho sbagliato lo so da me".

La prossima volta a parlare è meglio che ci mandi il tuo cane Lucio.

"La prossima volta non ci sarà: in televisione non mi ci richiamano più. E se mi dovessero richiamare, non ci vado io. Me ne sto qui, sull’Appennino, a giocare con Lucio".