Firenze, 13 ottobre 2024 – "Sono mesi che lavoriamo alla Fondazione intitolata a Giulia, siamo arrivati alla costituzione ed inizierà ad essere operativa dal 2025. Si occuperà di combattere la violenza di genere con la formazione nelle scuole attraverso dei team di professionisti, poi lavoreremo di concerto con associazioni che già operano contro la violenza di genere". Lo ha detto Gino Cecchettin, padre di Giulia, a margine della terza edizione del Next generation fest al teatro del Maggio fiorentino di Firenze, richiamando 18mila ragazzi e ragazze. Per Cecchettin un momento di commozione quando ieri sera, salito sul palco, i tanti giovani presenti si sono alzati tutti in piedi per una standing ovation dedicata a Giulia, uccisa a 22 anni l'11 novembre 2023 dall'ex fidanzato Filippo Turetta.
"Mi sono commosso, ho visto in quei ragazzi Giulia e quella standing ovation era per lei - ha sottolineato - Giulia era una ragazza fantastica che aveva fatto dell'altruismo e della bontà d'animo uno stile di vita. Non che se lo imponesse, le veniva naturale e donava felicità a tutta la famiglia".
A proposito del libro dedicato alla figlia, 'Cara Giulia', Cecchettin ha spiegato di aver "capito che dalla sua scomparsa poteva nascere qualcosa di valore perché lei era così, creava valore. Ho visto che in ogni persona ci potrebbe essere del valore nascosto da poter condividere. Forse qualcosa lo stiamo già facendo perché abbiamo trovato tante donne che hanno avuto il coraggio di denunciare. Molte altre non lo hanno ma potremmo raggiungerle, e se dalla storia di Giulia riusciamo a salvare anche una sola altra Giulia, e un altro papà non dovrà piangere quello che ho sofferto io, avremo fatto ancora tanto".
“Vogliamo diffondere una cultura di rispetto e di consapevolezza per la tutela di qualsiasi forma di sopraffazione” - ha dichiarato poi il presidente della Regione Eugenio Giani nel consegnare il Pegaso della Toscana a Cecchettin. “Le parole di Gino Cecchettin - prosegue Giani - hanno toccato il cuore, ieri, durante la sua presenza al Teatro del Maggio musicale fiorentino. Riconoscere i segnali di violenza e agire può salvare le vite. Coltivare i sogni, come faceva Giulia, è la chiave per una vita appagante e libera. Combattiamo insieme la violenza di genere, ogni giorno”.