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Centonove scosse in un giorno: "E’ uno sciame sismico appena sotto la soglia del danno"

Il professor Nicola Casagli, geologo dell’Università di Firenze è nella commissione Grandi rischi "Ce ne saranno altre, è normale ma epicentro e magnitudo sono impossibili da prevedere" .

Centonove scosse in un giorno: "E’ uno sciame sismico appena sotto la soglia del danno"

Centonove scosse da ieri mattina alle 4,38 fino alle 19 di ieri sera, comprese tra 0,4 e 4,9 di magnitudo. Nicola Casagli, geologo dell’Università di Firenze e responsabile del Centro di Competenza del Dipartimento della Protezione Civile è anche membro della commissione nazionale Grandi Rischi per cui si occupa anche del disastro della Concordia. Ora spiega a La Nazione cosa sta accadendo nella Marradi ferita dal terremoto. Pochi i danni tantissima la paura. E, solo per un soffio, non è andata peggio.

"La scossa più forte, delle 5,10, rientra in uno sciame sismico in corso. Nell’alto Mugello, nei dintorni di Marradi, ci sono delle faglie che periodicamente originano terremoti". "E’ probabile – prosegue il docente, – che ci siano altre scosse. È normale che in questi casi avvengano. Ovviamente, non possiamo prevedere epicentro e magnitudo".

Ma quello di ieri "è stato appena sotto la soglia del danno, considerata a livello di magnitudo 5, ad una profondità media, di 8 chilometri". Questione di poco. "Se infatti fosse stato più forte o più superficiale – precisa ancora l’esperto – avrebbe causato danni maggiori agli edifici".

Si tratta di una zona ben conosciuta come sismica e infatti è piuttosto avanti, nel panorama nazionale, per quanto riguarda l’adeguamento antisismico degli edifici. A guardare all’indietro la storia delle scosse in quello spicchio di terra comincia addirittura nel 1919 con una potenza di 6.2 e prosegue negli anni. Ma quella registrata, a parte quella dei primi del ’900, è la più forte mai avvenuta.

"Ricordo – afferma Casagli – che tra un grado e l’altro di magnitudo c’è una differenza di energia di circa 30 volte. Pertanto, la scossa che ha interessato Marradi è stata circa 40 volte meno energetica di quella di più di cento anni fa". Un altro terremoto di cui ci racconta la storia accadde nel 1542.

Morirono più di centocinquanta persone ed i danni furono notevoli, come al castello di Scarperia. Riferimenti storici a parte non ci sarebbe invece alcuna correlazione col terremoto delle Marche. "No, sono sistemi di faglie completamente diversi". Rischi per Firenze? "I terremoti del Mugello nel capoluogo si sentono bene, in modo chiaro".

Infine, meglio ribadire le raccomandazioni per i cittadini. Intanto, togliere i soprammobili pesanti dalle scaffalature, ancorare alle pareti i mobili alti, consultare i piani di protezione civile della propria zona e, al momento della scossa, cercare riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave perché può proteggere da eventuali crolli. È consigliabile ripararsi sotto un tavolo, tenendo le sue gambe ben salde con le mani.

È poi pericoloso stare vicino ai vetri. Non bisogna mai precipitarsi verso le scale e non si deve mai usare l’ascensore. Se si è in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.

Elettra Gullè