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Centro Futura Diagnostica medica: l’addio al primo lettino con colposcopio di Scarselli

In occasione del quinto anniversario della scomparsa del Professor Gianfranco Scarselli, il centro sanitario Futura Diagnostica Medica da lui fondato insieme a Branconi e Nannini dismetterà il suo primo, storico lettino ginecologico con colposcopio: "Un saluto rispettoso al passato e un invito a proseguire sulla strada dell’innovazione e dell’approccio personalizzato ai pazienti"

Il lettino e l'ecografo

Il lettino e l'ecografo

Firenze, 29 gennaio 2025 – Il prossimo 10 febbraio non sarà una giornata come le altre per il centro sanitario Futura Diagnostica Medica, realtà storica del capoluogo toscano. A ricorrere sarà infatti il quinto anniversario della scomparsa del professor Gianfranco Scarselli, ginecologo di fama e pioniere nella procreazione medicalmente assistita, nonché cofondatore di Futura insieme ai professori Branconi e Nannini. A rendere la giornata ancor più significativa sarà la dismissione di uno speciale lettino ginecologico con colposcopio, acquistato nel 1986 in occasione dell’apertura del centro. “Non si tratta di un semplice macchinario – spiegano al centro diagnostica -, ma di un simbolo delle origini di Futura e di un’epoca in cui tale strumento rappresentava un’innovazione tra le prime in Italia. Conservato fino a oggi per il suo valore affettivo e storico, verrà ora sostituito da apparecchiature più avanzate, segnando un momento di passaggio tra passato e futuro. Il lettino in via di dismissione è stato testimone di innumerevoli storie di vita: madri alle prese con gravidanze complesse, coppie impegnate a realizzare il sogno di avere un figlio e medici che hanno portato avanti la ricerca scientifica unendo competenza e sensibilità.”

Il professor Gianfranco Scarselli ha contribuito in modo importante all’evoluzione della ginecologia italiana: tra i primi a introdurre tecniche endoscopiche come isteroscopia e laparoscopia, è ricordato per la sua visione scientifica all’avanguardia e per l’umanità con cui esercitava la professione. È stato lui, insieme ai colleghi Branconi e Nannini, a far muovere i primi passi a Futura. “Oggi Futura Diagnostica Medica guarda al domani, forte di questa eredità. La cerimonia di dismissione del vecchio lettino rappresenta simbolicamente un passaggio di consegne: un saluto rispettoso al passato e, al contempo, un invito a proseguire sulla strada dell’innovazione tecnologica e dell’approccio personalizzato ai pazienti. Nonostante i continui sviluppi in campo medico, l’obiettivo del centro rimane infatti lo stesso: conciliare scienza e umanità, facendo della tecnologia uno strumento al servizio della cura e dell’ascolto. È in questo spirito che Futura continuerà a operare, custodendo le proprie radici e rinnovandosi ogni giorno per rispondere alle sfide della medicina moderna.”