
Un cartello di protesta (foto Germogli)
Figline Incisa (Firenze), 3 luglio 2023 - La proposta del Centro Medico Avanzato al posto del fu pronto soccorso ha fatto storcere il naso da subito in maniera bipartisan.
In Regione la consigliera di opposizione di Toscana Domani Elisa Tozzi attacca: “I valdarnesi sanno chi ringraziare del non avere più un pronto soccorso: gli stessi che dopo aver attuato scelte scellerate per la sanità territoriale del Valdarno fiorentino, oggi in pompa magna hanno inaugurato un nuovo centro medico talmente debole che costringerà i cittadini a prendere la macchina e andare verso Firenze o Arezzo per ogni questione di salute che non sia lieve o lievissima. Questo sarebbe il potenziamento della sanità per i cittadini del Valdarno che ha fatto accorrere il presidente Giani e l'assessore Bezzini a tagliare l'ennesimo nastro? Questa non è altro che l'ennesima presa in giro, un ulteriore insulto ai valdarnesi che si ritrovano senza una struttura sanitaria in grado di trattare le emergenze vere ma che al contempo dovrebbero plaudire a questo pannicello caldo denominato 'nuovo centro medico' voluto dalla maggioranza”. Da tempo i Cobas denunciano lo smantellamento del Serristori partito, a loro dire, proprio dalla chiusura definitiva del pronto soccorso: “Il “fumoso” Centro Medico Avanzato è un carrozzone inventato dagli amministratori regionali del PD per nascondere la montagna di menzogne utilizzate in questi anni dai sindaci del Valdarno Fiorentino”. Si tratta di “un copia e incolla di ciò che sta in carico ai medici di famiglia o alla guardia medica durante i turni notturni e i giorni festivi per l’assistenza clinica di patologie a bassa complessità o codici minori. I lavori per adeguare gli spazi e gli allestimenti di arredi e strumentazioni sono stati davvero irrisori e un ulteriore spreco di denaro pubblico, poiché ingegneri, tecnici, elettricisti, geometri non hanno fatto altro che rimodulare i vecchi spazi precedentemente adibiti per il pronto soccorso”. Medici, infermieri e operatori sociosanitari “sono inseriti senza nessuna assunzione, ma con l’attivazione di un costosissimo strumento economico quale le cosiddette “produttività aggiuntive”” ossia gli straordinari “da effettuarsi dopo lo smonto notte, nel giorno libero o dopo le sei ore della normale attività lavorativa, con un grosso rischio clinico e stress lavoro correlato”. Il partito comunista del Valdarno fiorentino ha inscenato una protesta davanti all’ospedale proprio durante l’inaugurazione. La Fp Cgil fa anche i conti in tasca al nuovo servizio: “I turni di lavoro “aggiuntivi”, oltre il normale orario di lavoro, sono pagati il doppio: 33 euro l’ora nei giorni ordinari; 35 euro nei giorni festivi per gli infermieri, che sicuramente dovrà essere ulteriormente raddoppiata per il personale medico, anche se l’Azienda nonostante le nostre richieste continua a rifiutarsi di comunicarci le cifre reali. Un enorme impiego di soldi pubblici, si calcolano approssimativamente 90.000 euro di spesa per il personale per soli due mesi e di risorse umane visto che il personale reclutato per tenere aperto questo servizio sarà quello operante nei due presidi ospedalieri Serristori e Ponte a Niccheri, dove nei servizi di degenza si vivono da mesi condizioni di lavoro estreme a causa della grave ristrettezza delle dotazioni organiche, con l’incubo che la più banale delle assenze costringa i lavoratori presenti a turni continuativi di 12 ore o rientri forzati dal giorno di libero”.