MARCO VICHI
Cronaca

Centrolibro da 53 anni

Facciamo un salto a Scandicci. Sotto il grande fabbricato di piazzale della Resistenza (un nome che mi piace), si trova...

Facciamo un salto a Scandicci. Sotto il grande fabbricato di piazzale della Resistenza (un nome che mi piace), si trova la libreria Centrolibro, con accessi su due lati dell’edificio. La storia di questa libreria ce la facciamo raccontare dal titolare, Andrea: "Centrolibro fu fondata nel 1972 da Fernando Simoncini, ratealista della Casa editrice Einaudi, che aprì a Scandicci la sede dell’Einaudi, prima in via Dante, e successivamente in piazza del Mercato, dove la moglie Nadia Nannicini inaugurò una galleria d’arte e una libreria, il Centrolibro, appunto. Al primo piano fu sistemata la libreria, al piano di sotto la galleria d’arte, con la collaborazione di Senzio Mazza, poeta siciliano, di Giovanni Frediani, ex assessore alla Cultura, dei pittori locali Mario Stellabotte e Dario Ferrini. Dopo brevi passaggi, nel 1984 Bruna Di Vecchi Nocentini rilevò la libreria, scegliendo come logo la mitica sfinge. Nel 1989 Mauro Bagni, mio babbo, che per diversi anni aveva aiutato Bruna a riorganizzare la libreria, entra in società con lei, lasciando l’insegnamento di italiano alle medie. La nostra famiglia lavora nella libreria nei mesi dello scolastico (quando ancora i libri di scuola si potevano comprare solo in libreria), perché sia mia sorella Sonia che io frequentiamo l’Università". Nei primi anni ’90 in libreria ci sono Bruna, Mauro, Sonia e Barbara, la figlia di Bruna. Nel 1997 Bruna si ritira, e tutta la famiglia Bagni affianca Mauro in questa attività. "Grazie al grande lavoro di ricerca di mio padre e alla supervisione di Alfonso Mirto, Centrolibro diventa anche editore, arrivando a pubblicare importanti volumi di storia locale (sul Mulinaccio, sull’Humanitas ecc) e uno di importanza nazionale: ‘San Michele. La battaglia dimenticata di Claudio Biscarini’. Nel 2011, l’anno in cui Mauro Corona vinse su Franco Di Mare, Centrolibro viene scelta come giurato al Premio Bancarella di Pontremoli. L’esperienza si rivelerà talmente appagante che la mia compagna e io ci torniamo ogni anno". Un nuovo cambiamento avviene nel 2013, quando la libreria si sposta da piazza Togliatti alla sede attuale del Centro Rogers. "La vocazione di libreria di quartiere rimane ma, complice la presenza della tramvia, diventa una libreria molto più grande, acquista una dimensione metropolitana, e richiede l’ingresso di nuovi soci, tra cui Cristina, la mia compagna. La presenza di Cristina stravolge positivamente l’attività e svecchia il tradizionale modo di portare avanti la libreria: un bel tocco femminile (ormai tutte le grandi librerie si affidano a responsabili donne) con grandi capacità manageriali – aveva gestito già aziende molto più grosse – e spirito di sacrificio (condizione primaria per fare i librai). La nostra complementarietà risulta vincente, ci dà forza, ci spinge a migliorarci, anche a beneficio dei nostri lettori, molti dei quali nel tempo sono diventati amici. Avendo deciso dallo scorso anno di non fare più lo scolastico, dopo quasi quarant’anni di onorato servizio, possiamo finalmente dedicarci maggiormente alle cose che più ci piacciono. Ad esempio, Centrolibro viene chiamato a partecipare al ‘Libro della Vita’, un’iniziativa del Comune di Scandicci su un’idea di Raffaele Palumbo, dove ospiti provenienti dal mondo della letteratura, della cultura e dello spettacolo raccontano un libro per loro importante. E facciamo parte e collaboriamo con il ‘Club delle piccole cose’, il circolo di lettura animato da Chiara, Valeria e Tania, che si ritrova alla Casa del popolo di Vingone. Siamo anche stati inseriti nell’albo delle librerie di qualità. Riteniamo che proprio il fare rete con le realtà del territorio sia da un lato molto piacevole ma che dall’altro sia fondamentale per poter far vivere una libreria indipendente come la nostra. La nostra libreria è riuscita in tutti questi anni a fidelizzare moltissimi clienti, importantissimi nel periodo Covid, ma non solo. La nostra più cara gratitudine va a loro".