REDAZIONE FIRENZE

Cgil e sinistra: "Libertà di pensiero a rischio"

Cgil e sinistra: "Libertà di pensiero a rischio"

"Interdire l’ingresso nella sua scuola, a Filippo Zolesi, con conseguente sospensione dello stipendio, è il risultato dell’azione politica portata avanti dalle destre". È il commento di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune. "La colpa del docente – hanno commentato Bundu e Palagi – è stata commentare, mentre non era a scuola, fuori dall’orario di lavoro, la nuova denominazione del Ministero all’istruzione, dove ora spicca la parola merito, un termine su cui abbiamo molte perplessità. E’ vero che l’ha fatto su una piattaforma digitale usando una bestemmia, ma si è poi scusato. Troviamo preoccupante questo esercizio del potere sul piano politico". Dura anche la reazione della Cgil fiorentina. "Critichiamo la scelta di sanzionare così pesantemente il professor Zolesi – ha detto – tra l’altro stimato docente, apprezzato da tutti, irreprensibile sul posto di lavoro e nello svolgimento dei propri doveri istituzionali. È grave che il docente venga colpito nella sua qualità di dipendente per un comportamento tenuto nel suo tempo libero, in un contesto che nulla ha a che vedere con l’istituzione scolastica. Ci chiediamo se la libertà di pensiero, sancita dalla Costituzione, vada garantita solo se gradita al potere costituito". La Flc Cgil, insieme alla Cgil di Firenze, si dichiara solidale con il professore in tutte le iniziative anche legali. "Mi sembra una sanzione assolutamente sproporzionata – ha detto il presidente del Quartiere 4, Mirko Dormentoni – anche alla luce delle scuse fatte rapidamente e pubblicamente da Zolesi".

Lisa Ciardi