
C’era una volta la guardia medica a Fucecchio. Sì perché la situazione emergenziale ha portato alla riduzione dei presidi territoriali. In pratica sulla zona Empolese Valdarno Inferiore da sette sedi si è passati a tre a seguito di accorpamenti. Di fatto, all’ospedale San Pietro Igneo non è più presente il medico per il servizio di continuità assistenziale, ma i cittadini che hanno necessità vengono indirizzati a Empoli, alla Casa della salute di via San Mamante, distante circa 20 minuti in auto. Ad accorgersi che qualcosa era cambiato sono stati gli stessi utenti che, telefonando al numero unico 0573 454545, si sono sentiti rispondere che, in caso di necessità, occorreva rivolgersi al presidio empolese. Va detto anche che sul sito dell’Asl Toscana centro questo ‘aggiornamento’ non è presente: nella sezione dedicata vengono ancora elencate tutte e sette le sedi. I cittadini vengono a conoscenza della riorganizzazione soltanto nel momento in cui chiamano. Tuttavia, l’azienda sanitaria precisa che proprio grazie all’attivazione del numero unico la richiesta del cittadino è sempre presa in carico e gestita dando alla persona l’indicazione del presidio più vicino. A seguito di varie segnalazioni i consiglieri di Forza Italia-Centrodestra, il capogruppo Simone Testai e la collega Sabrina Ramello, hanno deciso di presentare un’interrogazione al sindaco Alessio Spinelli e alla sua giunta.
Il documento presenta più quesiti cui viene chiesto di dare risposta. Primo: se il servizio di guardia medica sia stato sospesointerrotto all’ospedale San Pietro Igneo. Secondo: se sì, quale sia l’ufficio preposto che ha adottato la relativa determinazione, con quale provvedimento, in quale data e con quali motivazioni. Infine se sindaco e giunta siano stati messi a conoscenza dei fatti e se intendano intraprendere azioni volte alla riattivazione urgente del servizio. "In un momento di emergenza sanitaria mondiale continuare a ridurre i servizi sanitari ai cittadini ci sembra una decisione inaccettabile soprattutto per il diritto alla salute di quelle persone anziane o comunque non in grado di spostarsi dal Comune per ricevere questo tipo di assistenza", dicono Testai e Ramello. I due esponenti dell’opposizione sottolineano anche come, prima della riorganizzazione sanitaria, il San Pietro Igneo sia stato "per fucecchiesi e non solo un importante polo ospedaliero per l’accesso alle prestazioni mediche. La Regione decise di chiuderlo per scelte politiche volte alla riduzione delle strutture territoriali ospedaliere che si sono rivelate gravemente sbagliate perché è apparso evidente che l’ospedale di Empoli da solo non avrebbe potuto reggere alle necessità di cure mediche e del pronto soccorso dell’intero bacino dell’Empolese Valdelsa".
All’epoca, per chiedere il mantenimento di almeno un punto di primo soccorso, i cittadini si mobilitarono con una raccolta di 7.000 firme. "Sulla guardia medica – insistono i consiglieri - pretendiamo risposte e immediate soluzioni perché almeno questo servizio possa essere assicurato ai cittadini che già sono stati privati di servizi sanitari essenziali".
I.P.