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Che oplà in piazza Signoria Cosimo I torna a cavallo "Intervento spettacolare"

Si ’ricompone’ la statua equestre del Giambologna dopo i lavori di restauro. Nardella: "Presto una festa con i fiorentini per celebrare il recupero delle sculture".

Che oplà in piazza Signoria Cosimo I torna a cavallo "Intervento spettacolare"

In una piovosa mattinata di fine agosto Cosimo I è tornato a cavallo e i lavori alla statua equestre del Giambologna in piazza della Signoria si sono conclusi. Un intervento spettacolare e delicato perché Cosimo I non ha proprio una stazza leggera (2.300 kg), per non parlare del cavallo (7.800): così, per il riposizionamento, è stato necessario usare una speciale gru che consente di movimentare opere d’arte di particolare pregio garantendo la massima delicatezza e precisione dei movimenti.

A seguire le storiche operazioni (l’ultimo smontaggio fu al tempo della Seconda Guerra Mondiale) il sindaco Dario Nardella che ha anche annunciato di voler organizzare "entro la prossima primavera una grande festa in piazza della Signoria con tutti i fiorentini per celebrare il recupero di tutte le sculture della piazza".

Quella di ieri è infatti l’ultima tappa dei lavori sui gruppi scultorei di piazza della Signoria.

Come per le altre statue (Ercole e Caco, Termini, copia del David, copia della Giuditta) ed il gruppo scultoreo del David in bronzo al piazzale Michelangelo, i lavori sono stati voluti, progettati e commissionati dal Comune di Firenze e realizzati grazie all’accordo con la maison fiorentina Salvatore Ferragamo che, tramite Art Bonus, ha elargito un’erogazione liberale di oltre un milione di euro complessivamente.

Nel dettaglio il monumento a opera del Giambologna è stato completamente restaurato, rimuovendo depositi e prodotti di corrosione superficiali, fino a rivelare le patine stabili del bronzo, poi opportunamente rivestite con più strati di sostanze protettive: gli interventi, anche grazie alle autorizzazioni della Soprintendenza, hanno riguardato anche la figura del granduca e del cavallo dove stati risolti i problemi di corrosione delle barre di armatura. Per garantire stabilità al monumento è stata inserita nella sommità del basamento una piastra in acciaio inox, immediatamente sotto i marmi di finitura, che ha consentito di collegare la zampa di appoggio anteriore con quella posteriore come in origine voluto dal Giambologna; anche il sistema di fissaggio del cavallo al basamento è stato realizzato completamente in materiale inox in modo da scongiurare problemi di corrosione nel futuro. Il sistema è reversibile: in futuro quindi si potrà rimuovere il cavallo del basamento con poche operazioni meccaniche e senza rischio di danneggiamento per i bronzi e i marmi.

Nei prossimi giorni verranno ricollocati anche i tre bassorilievi in bronzo del basamento e l’epigrafe sempre in bronzo, per i quali è stato possibile sanare e proteggere anche il loro retro a contatto con il basamento, nonchè gli stemmi laterali, per i quali si è provveduto a reintegrare in modo reversibile alcuni particolari mancanti con elementi stampati in resina opportunamente pigmentata.

"Una statua di 10 mila chili, un intervento spettacolare, per il quale sono state utilizzate le migliori tecniche di restauro a partire da una gru ad altissima precisione - ha dichiarato Nardella -. L’opera del Giambologna torna a risplendere e così Cosimo I, di cui l’anno prossimo ricorreranno 450 anni dalla morte".

Niccolò Gramigni