ANTONIO MANNORI
Cronaca

"Che spettacolo qui". Cavendish in estasi al piazzale Michelangelo. Corridori emozionati

In molti hanno usato il telefonino per immortalare il panorama. Mentre salivano dalle Rampe hanno rallentato per gustarsi il Cupolone.

"Che spettacolo qui". Cavendish in estasi al piazzale Michelangelo. Corridori emozionati

"Che spettacolo qui". Cavendish in estasi al piazzale Michelangelo. Corridori emozionati

Uno spettacolo di struggente bellezza, una vetrina uscendo da Palazzo Vecchio per raggiungere il Piazzale Michelangelo dopo aver attraversato il Ponte delle Grazie. Così la presentazione delle 22 squadre per 176 atleti che domani alle 12 lasceranno Firenze con "un pizzico di nostalgia per la bellezza della città" dice il direttore generale del Tour Christian Prudhomme. La sfilata sui lungarni delle stelle del ciclismo mondiale (non era mai successo prima a questi livelli) che danno lustro e risonanza allo sport del pedale: Tadei Pogacar il vincitore dell’ultimo Giro d’Italia, Jonas Vingegaard, Primoz Roglic, Remco Evenepoel, Mathieu Van der Poel, Wout Van Aert. Come sempre il Tour ha forza e qualità. Ognuno di questi campioni ha una storia da raccontare.

Molto festeggiato Pogacar entrato ancora di più nelle simpatie degli sportivi per quel gesto di consegnare a un piccolo tifoso la borraccia appena ricevuta durante il Giro d’Italia. Lo sloveno della UAE, 25 anni, cerca la doppietta Giro-Tour che nessuno è mai riuscito a centrare dopo Marco Pantani nel 1998. "Tutti fanno il mio nome per la vittoria, che però ricordo non ho raggiunto nelle ultime due edizioni del Tour. Penso a divertirmi in bici, quando non sarà più così, l’attaccherò al chiodo". Ma tanti applausi sono indirizzati anche a Van der Poel e Van Aert, al belga Evenepoel al debutto al Tour, che un atleta del suo Paese non vince più dal 1976, quasi 50 anni fa, al vincitore del Tour del 2023 Vingegaard per il quale occorrerà vedere se ha recuperato in pieno dopo la caduta al Giro dei Paesi Baschi. Infine Roglic un altro sloveno, tosto e in grado di dare spettacolo.

Ma il Tour è anche vetrina per il toscano di Castelfiorentino Alberto Bettiol per mettere in mostra la sua maglia tricolore conquistata domenica scorsa a Sesto Fiorentino. Tutti conoscono Alberto, il primo a presentarsi con la sua squadra: tra complimenti e applausi. Tra gli otto italiani presenti Giulio Ciccone, brillante vincitore della maglia a pois al Tour 2023, considerato un outsider. Il commissario tecnico della Nazionale azzurra Daniele Bennati dà la carica agli otto italiani del Tour: "Bettiol ha il morale alto, Ciccone può vincere una tappa, Mozzato è cresciuto dopo il secondo posto al Fiandre, saranno utili per i loro capitani anche gli altri, Formolo, Sobrero, Moscon, Ballerini e Gazzoli". "Che spettacolo qui, mamma mia!" ha esclamato Mark Cavendish appena salito sul palco: punta alla 35esima vittoria di tappa per battere il record, fin qui solo eguagliato, del "cannibale" Eddy Merckx. Qualche migliaio di appassionati, italiani e stranieri, si era radunato al piazzale: i più allenati, risalendo dal viale con la bici, e i più con gli otto bus navetta di Autolinee Toscane, l’azienda del trasporto locale che in Francia ha la sua casa madre (il gruppo Ratp).