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Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti
Nonostante le sfide che il settore sta affrontando, gli effetti delle tensioni geopolitiche e i parassiti delle piante, il Chianti tiene e ha mantenuto una performance di alto livello. Soprattutto ha confermato la fiducia del mercato con gennaio che si è chiuso con un lieve calo, -1%, rispetto allo stesso mese del 2024 che era stato il miglior gennaio dell’ultimo decennio. "Chiudere gennaio 2025 con un risultato quasi in linea con quello straordinario andamento è un segnale molto positivo", dice Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti. "È un dato che ci sorprende e ci fa guardare con fiducia ai prossimi mesi". "Nonostante le variabili di mercato, il nostro vino continua a essere un riferimento per i consumatori, sia in Italia che all’estero", prosegue Busi. Pur accogliendo con favore questi dati, il Consorzio rimane cauto sulle prospettive future. Il 2025 sarà un anno lungo e il contesto economico, così come eventuali cambiamenti normativi, potrebbero incidere sulle vendite nei mesi a venire. "L’obiettivo resta quello di consolidare la posizione, investendo in promozione e valorizzazione della denominazione per mantenerla competitiva in tutti i mercati", conclude Busi. Intanto il vino toscano si prepara alle Anteprime. Quattro tour sono stati organizzati dalla Camera di Commercio di Firenze con la collaborazione dei Consorzi.
Andrea Settefonti