
Da sinistra, il presidente di ChiantiBanca Cristiano Iacopozzi e il direttore generale Maurizio Farnesi
Un utile netto di oltre 33 milioni di euro per ChiantiBanca, con più di 3 milioni distribuiti sul territorio sotto forma di sponsorizzazioni, contribuiti, liberalità, rimborsi sanitari e sussidi alla famiglia, grazie anche al supporto della Fondazione ChiantiBanca e di ChiantiMutua. Sono i dati del progetto di bilancio 2024 appena approvato dal Consiglio di amministrazione di ChiantiBanca. Il bilancio (con un utile netto per l’esattezza di 33.045.144 euro) sarà ora sottoposto all’approvazione della compagine sociale nell’assemblea, che si svolgerà l’11 maggio alla Leopolda di Firenze.
"Siamo una realtà sana e solida, al servizio di un territorio eccezionale, a cui restituiamo la grande fiducia che ripone in noi – hanno detto il presidente Cristiano Iacopozzi e il direttore generale Maurizio Farnesi –. Il bilancio 2024 chiude un triennio decisamente positivo, che ha portato utili complessivi per oltre 110 milioni: non possiamo che essere grati a chi, principalmente, ha permesso questi risultati, ovvero dipendenti e soci, i capisaldi del credito cooperativo. È soprattutto pensando a loro che continueremo a operare con equilibrio e buon senso".
Oltre a rimarcare il miglioramento di tutti i principali indicatori, ChiantiBanca ha proseguito il sostegno ai territori, grazie anche alla Fondazione ChiantiBanca e di ChiantiMutua, la più importante mutua a livello italiano con oltre 19mila associati. Grazie anche a queste scelte, la base sociale ha superato le 33.500 unità, rendendo ChiantiBanca la quinta Bcc in Italia e la prima in Toscana come numero di soci, duemila in più rispetto allo scorso anno e di cui oltre tremila under 35. Il sostegno a famiglie e imprese e l’attenzione verso i più giovani sono stati rimarcati dall’erogazione di nuovi mutui: 270 milioni di cui 40 agli under 35. Oltre 6.500 i conti correnti aperti, di cui oltre il 25% dai più giovani.
"Gli indicatori di redditività ed efficienza si mantengono su livelli decisamente positivi – spiegano dalla banca – nonostante il complesso contesto macroeconomico caratterizzato da una forte volatilità nella dinamica dei prezzi e da una decelerazione della domanda di credito: l’utile di esercizio su patrimonio netto si attesta al 10,7%, il cost-income al 59,1%. Gli impieghi lordi raggiungono i 2,06 miliardi, la raccolta globale su clientela raggiunge i 4,2 miliardi (in crescita di oltre 156 milioni). L’ottimo stato di salute di ChiantiBanca è ulteriormente testimoniato dai più significativi indicatori riferiti al rischio di credito: Texas ratio 5,8% (9,6% nel 2023), Npl ratio 3,2% (4,3% nel 2023), totale netto dei crediti non performanti pari a 16,6 milioni (con una riduzione di 8,2 milioni), tasso di copertura del deteriorato 74,8% (dal 72,7% del 2023). In netto miglioramento gli indici di solidità patrimoniale: Cet1 ratio 20,4% (18,9% nel 2023), Total capital ratio 22,8% (21,4% nel 2023). Il patrimonio netto complessivo si attesta sui 307,7 milioni (crescita di 25,3 milioni)". Prosegue anche il processo di ricambio generazionale, avviato da un triennio, che ha portato alla stabilizzazione a tempo indeterminato di 67 risorse, numero destinato a incrementare nei prossimi mesi.