REDAZIONE FIRENZE

Chiesa valdese di Firenze in lutto. Addio alla professoressa Silvia Sonelli. Oggi i funerali nel tempio di via Micheli

"Anche se sapessi che domani il mondo andrà in pezzi, pianterei comunque il mio melo". Viene in mente questa frase...

"Anche se sapessi che domani il mondo andrà in pezzi, pianterei comunque il mio melo". Viene in mente questa frase di Martin Lutero pensando a Silvia Sonelli (a destra in un disegno della figlia), scomparsa a soli 59 anni dopo una malattia molto aggressiva. Una scomparsa annunciata da Francesco Marfé, pastore della Chiesa valdese di Firenze della quale lei faceva parte. Consapevole del male incurabile e del poco tempo che le restava, Sonelli ha lottato con coraggio e determinazione continuando a lavorare ai suoi scritti giuridici, ai suoi progetti, riuscendo a pubblicare un racconto, “Essere sacro“, sul tema del transfert, del perdono e dell’accettazione. Aveva conseguito il dottorato di ricerca all’Istituto universitario europeo ed era docente di diritto comparato all’Università di Modena e Reggio Emilia. Sempre con il sorriso e con la famiglia e la fede cristiana come punti di riferimento: nata a Torre Pellice (Torino) era figlia del pastore valdese Alfredo Sonelli che dal 1976 al 1990 è stato in servizio a Firenze e che viene ricordato con affetto e gratitudine dai membri più anziani della comunità protestante. Lascia il marito Andrea, i fratelli Emanuele e Federico, i figli Martin ed Elisa e la madre Violetta. Il funerale stamani alle 11, nel tempio valdese di via Micheli.

Roberto Davide Papini