Chiude. Armandino. E anche un’era

La storica merceria di Campo di Marte, Armandino il Merciaio, chiude dopo decenni di attività. Armandino, 76 anni e problemi di salute, racconta la decisione difficile ma inevitabile. Un pezzo di storia di Firenze che lascia un vuoto nel quartiere.

Il bottone e l’elastico, aghi e spilli, spagnolette di filo e nastro di raso ma anche il pizzo e la seta. Ricordi di un mondo che rischia di sparire. Anche Campo di Marte perde la sua ultima merceria storica. Armandino, il Merciaio alle 5 lampade, la bottega di viale dei Mille, sta per abbassare la saracinesca. "Svendita totale per chiusura attività" si legge su un cartello in vetrina la cui foto sta facendo il giro del rione. Perché chi vive a Campo di Marte almeno una volta nella sua vita è passato di lì, accolto dalla simpatia spiazzante di Armando Galli, meglio conosciuto come Armandino il Merciaio. "Chiudo perché ho 76 anni e ho problemi di salute. Il medico mi ha detto: ’Non ce la fai più, devi chiudere’. Purtroppo mi sono reso conto che ha ragione e ho deciso di mollare" racconta Armandino. Una storia che comincia nel 1957 con le Cinque Lampade in via de’ Pucci. "Ho iniziato a lavorarci quando avevo 9 anni con mio zio Otello poi nel 1982 ho aperto insieme a mia moglie Antonella in viale dei Mille. Da allora ho passato tutte le mie giornate qui". Da lui si sono serviti generazioni di fiorentini che da tutta la città raggiungevano la bottega famosa "perché riesce ad avere l’introvabile". Con la battuta sempre pronta e una gentilezza innata è un po’ un pezzo di storia di Firenze. "E’ una decisione sofferta, chi mi conosce sa che non è stato facile – prosegue – ma non posso fare altrimenti. Quello che mi fa più soffrire? Lasciare i miei clienti". Armandino il suo quartiere lo ha visto cambiare tanto "ma resta ancora uno dei più belli di tutta Firenze".

Rossella Conte