Preoccupazione a San Godenzo per l’imminente chiusura della stazione di servizio carburanti Tamoil. L’azienda petrolifera ha comunicato ai gestori la decisione di cessare l’attività dal 5 marzo. Ed è un distributore, quello di San Godenzo, strategico. E’ infatti l’unico impianto tra Dicomano e Portico di Romagna, un tratto di circa quaranta chilometri lungo la statale del Muraglione. Così in paese ci si sta organizzando per una petizione indirizzata alla Tamoil. La sta preparando il Centro Commerciale Naturale. Marilena Finetti, presidente del CCN spiega: "Per il nostro piccolo comune montano la chiusura del distributore di benzina, dell’officina meccanica e della rivendita di bombole da parte della Tamoil, sarebbe la perdita di un servizio essenziale. Questa decisione di chiudere mette in difficoltà non solo le persone che vivono qui, ma anche le attività commerciali e turistiche. E vi saranno forti disagi per chi quotidianamente necessita di rifornimenti, assistenza meccanica e forniture di gas. Senza un punto di riferimento nel nostro comune - conclude Finetti-, molti saranno costretti a percorrere lunghe distanze per trovare un’alternativa, aggravando i costi e le difficoltà per tutti".
Così la petizione chiederà alla Tamoil "di rivedere la propria decisione, e di assicurare quello che rappresenta, oltreché un’attività economica, un vero e proprio servizio essenziale per un’intera comunità e un’area che ne resterebbe priva. E alle istituzioni "di adoperarsi con tutti gli strumenti a loro disposizione per trovare una soluzione positiva a questo problema". Intanto il sindaco Piani ha già contattato il responsabile dell’azienda chiedendo un incontro che dovrebbe tenersi la prossima settimana.
Paolo Guidotti