
Andrea Meoli, figlio di Franco, gestiva il negozio di Signa con la moglie
Signa (Firenze), 11 marzo 2025 – La macelleria Meoli di Signa ha chiuso i battenti. Non uno stop momentaneo, come molti hanno sperato i primi giorni vedendo la saracinesca abbassata, ma un’interruzione purtroppo definitiva che sguarnisce il centro e l’intero paese di una realtà storica, di un presidio territoriale e di un punto di riferimento.
Creata nel 1958 da Franco Meoli, insieme alla moglie Maria, l’attività aveva avuto inizialmente sede davanti alla chiesa di San Lorenzo, per poi spostarsi 37 anni fa sotto i portici di viale Mazzini, proprio nel cuore del paese. Qui è stata portata avanti insieme al figlio Andrea, poi subentrato nella gestione insieme alla moglie Catia Cianella. Nel 2018, quindi, il negozio è stato festeggiato dall’amministrazione comunale di Signa in occasione dei suoi sessant’anni, ricevendo anche a visita del primo cittadino.
“Purtroppo però andare avanti è diventato impossibile – raccontano Catia e Andrea – nonostante i tanti sforzi che abbiamo fatto insieme agli altri negozianti. L’ultimo anno è stato praticamente a rimessa e non abbiamo mai ricevuto aiuti, anzi, la burocrazia e le rigidità che abbiamo trovato intorno a noi hanno creato ulteriori difficoltà. Alcuni esempi? L’impossibilità di trovare parcheggio per i clienti, le multe che noi stessi abbiamo presso durante il carico/scarico, il lungo trasferimento del mercato, i costi delle tasse per la pubblicità o dei permessi per l’uso del suolo pubblico. Anche su questo punto, dopo il Covid, era stato ipotizzato di farci utilizzare gratuitamente una porzione dei portici, per mettere qualche tavolino. Sarebbe stato un aiuto valido, ma purtroppo l’idea non è andata avanti. Di fronte a tutte queste difficoltà, che si sono poi sommate a esigenze personali, abbiamo preferito chiudere”.
E adesso? “Stiamo cercando di vendere l’immobile – continuano – ma non è facile. Purtroppo Signa non è attrattivo per i negozi, a eccezione della grande distribuzione. Negli ultimi anni hanno chiuso tante realtà. A noi è dispiace tantissimo”.