
Un disegno realizzato dai ragazzi
Noi classe 5C frequentiamo la scuola primaria a tempo pieno perciò pranziamo a mensa tutti i giorni. Mangiamo in un refettorio spazioso con altre due classi: siamo circa 60 bambini e bambine con le rispettive insegnanti. L’addetta mensa fa le porzioni di cibo rispettando una quantità che, come abbiamo letto in https://ugalatartarugaconlavela.it, è stabilita da nutrizionisti. Spesso il cibo avanza perciò il problema che abbiamo approfondito è lo spreco alimentare, visto che nella nostra mensa si butta tanto cibo.
I principali motivi di cui abbiamo discusso sono: viene cucinato troppo cibo o male, non viene mangiato perché è di bassa qualità e perché non è gradito. D’altra parte osserviamo che quando un piatto piace, finisce tutto. Per la nostra inchiesta abbiamo intervistato persone che potessero aiutarci a capire se e come è possibile ridurre lo spreco alimentare. Ana Maria Ortiz Fernandez, volontaria del Banco Alimentare, ci ha detto che se nella mensa scolastica non c’è un abbattitore di temperatura il cibo non si può riusare. Un abbattitore di temperatura evita la contaminazione del cibo facendo scendere la temperatura molto rapidamente, così il cibo può tornare in uso.
Abbiamo intervistato Gianni Tapinassi, presidente della Mercafir, il mercato ortofrutticolo di Firenze. Il cibo non venduto viene messo nelle celle frigorifere per poter essere riusato, mentre i prodotti scaduti o sciupati vengono trasformati in compost da ditte specializzate. Il principale obiettivo è ridurre lo spreco. Infatti due volte a settimana il mercato ortofrutticolo vende al dettaglio; questa iniziativa si chiama "mercato delle opportunità".
Sul tema dell’approvvigionamento per le mense scolastiche, Tapinassi ci ha detto che si può comprare preferendo il prezzo o la qualità. In particolare, come sottolinea il presidente di Mercafir "la qualità ha un gran peso sullo spreco perché se il cibo non è buono i bambini non lo mangiano".
Infine anche le nostre abitudini alimentari incidono sullo spreco. I gusti alimentari della nostra classe sono tutti diversi. Ci siamo fatti delle interviste per scoprire le nostre preferenze e perché alcuni bambini a mensa mangiano tutto e altri non ci riescono. A questo punto ci siamo chiesti, cosa possiamo fare noi per ridurre lo spreco? Possiamo assaggiare e abituarci a una dieta più varia ma chiediamo alla mensa di cucinare cose buone.