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Cimiteri vessati dai furti: "Servono più telecamere"

Dai borseggi ai vandalismi: uffici al lavoro per potenziare la videosorveglianza

Furtarelli e borseggi. Ma anche ladri di rame che entrano in azione di notte senza rispetto del luogo e dei morti. Collanine dall’alto valore emotivo appoggiate accanto alle tombe dei defunti e sparite da un giorno all’altro. E poi ci sono i “Robin Hood“ dei fiori: non resistono alla tentazione di sottrarre l’arredo floreale da una lapide per appoggiarlo vicino a un’altra sepoltura, spoglia da tempo. Sono furti della disperazione, spesso dal basso valore economico ma capaci di suscitare rabbia e disappunto perché toccano nel profondo e intaccano ricordi affettivi. I cimiteri sono ormai bersagliati da questi episodi. "In media riceviamo 4-5 segnalazioni al mese", assicura Simone Margheri, custode del camposanto di Soffiano. "Più sono grandi i cimiteri, più è probabile che ci siano questi episodi – riprende il custode –. Non abbiamo responsabilità per questi arredi e raccomandiamo sempre di non lasciare mai niente di valore, anche emotivo, vicino alle sepolture".

A Soffiano in passato ci furono anche furti importanti dall’interno delle cappelle. Ma anche atti di vandalismo, graffiti a spregio sulle cupole e danni. Di recente tanti furtarelli che irritano le famiglie e provocano dolore. "Qui riposano circa 60mila defunti – riprende Margheri –, è impossibile presidiare tutto il cimitero. Gli episodi tendono ad aumentare nel periodo natalizio e soprattutto a ridosso della festività dei defunti. Alle persone anziane diciamo di stare attente alle borse, tenerle strette, non perderle mai di vista". Ma spesso questi appelli cadono nel vuoto. "Facciamo il possibile per vigilare, c’è stato un periodo in cui entravano dei soggetti solo per chiedere l’elemosina e infastidivano le persone che facevano visita ai defunti – conclude il custode del camposanto di Soffiano –, in quel caso siamo intervenuti risolvendo il problema. Ma non abbiamo grandi strumenti per impedire i furti".

Un aiuto in più potrebbe senz’altro arrivare dalle telecamere. "Non tutti i cimiteri sono dotati di sistemi di videosorveglianza – spiega Giovanni Bonifazi, dirigente dei servizi cimiteriali –. L’obiettivo è senz’altro incrementare la sorveglianza con nuove telecamere ma al momento il progetto non è ancora finanziato". Pochi mesi fa fu preso di mira il cimitero di Brozzi con furti di rame dalle grondaie. "Abbiamo trovato una soluzione rinforzando il muro perimetrali con reti aggiuntive – continua Bonifazi –. Bande che andavano a sbarbare le calate di rame erano entrate in azione anche a Trespiano". Le telecamere potrebbero fare da deterrente. "L’incremento delle telecamere nei cimiteri è uno dei nostri obiettivi – conferma Alessandro Dreoni, dirigente dei servizi tecnici –. Un finanziamento specifico ancora non è previsto, ma confido che possa essere messo presto in agenda".

Alessandro Pistolesi