Cimitero, la polemica sulla casa dell’ex custode

Gli esponenti di Uniti per Signa: "In piena emergenza abitativa viene lasciata inutilizzata"

Cimitero, la polemica sulla casa dell’ex custode

Cimitero, la polemica sulla casa dell’ex custode

"In piena emergenza abitativa il sindaco e la giunta da anni lasciano inutilizzata l’ex casa del custode del cimitero di San Miniato a Signa". A protestare contro l’abbandono dell’immobile, vuoto e inabitato ormai da molto tempo, sono Gianni Vinattieri e Simone Lulli, rispettivamente capogruppo e consigliere del gruppo di minoranza Uniti per Signa. "Lo scorso ottobre, il Consiglio comunale ha rinnovato, senza alcun impegno su nuovi investimenti di edilizia popolare, il contratto di servizio con Casa Spa – scrivono i due consiglieri comunali – mentre il sindaco e la giunta hanno lasciato che per cinque anni fosse totalmente inutilizzata la cosiddetta casa del custode del cimitero di San Miniato, liberata da coloro che ci vivevano sin dal 2018. Si tratta di un bene del patrimonio indisponibile del Comune di Signa, la cui pratica edilizia di costruzione fu addirittura rilasciata nel marzo del 1945. Dal 2018 dunque l’immobile è disabitato, senza che l’amministrazione comunale sia riuscita a definirne una destinazione utile per la comunità". E ancora: "Solo nell’attuale mandato amministrativo (2019-2024) – proseguono i consiglieri - la struttura è stata completamente liberata da vincoli. Nel marzo 2021 la giunta ha quindi approvato uno schema di convenzione fra la Città metropolitana di Firenze e lo stesso Comune di Signa per la realizzazione di due alloggi per disabili all’interno della ex casa del custode, con un finanziamento richiesto di 320mila euro. Da quanto ci risulta però, nonostante gli annunci, l’intervento non è stato finanziato e non lo sarà in futuro".

Lisa Ciardi