OLGA MUGNAINI
Cronaca

Fulgor, l’aut aut del Comune a Ferrero

Il presidente della Samp, proprietario dell’edificio, convocato per decidere sull’ex cinema

La petizione dei residenti, che tentarono di salvare il vecchio cinema

La petizione dei residenti, che tentarono di salvare il vecchio cinema

Firenze, 6 ottobre 2019 - Rialzare un piano proprio non si può. Trasformare le sale in appartamenti nemmeno. A tutte le idee fantasiose fino ad ora proposte, l’Amministrazione comunale ha risposto picche. Ma un accordo andrà pur trovato, perché il vecchio cinema Fulgor di via Maso Finiguerra, rischia di restare un buco nero, ricettacolo di degrado in una zona già con mille problemi.

L’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re ha così convocato il proprietario dell’immobile, l’estroso presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, per una specie di au aut. L’imprenditore, proprietario di diverse sale cinematografiche a Roma, acquistò lo stabile fiorentino circa tre anni fa. Molte le idee e i progetti ipotizzati, ma concretamente non è mai partito niente. Così come è naufragata l’idea di acquistare il vicino Hotel Ognissanti e realizzare un complesso turistico ricettivo ancora più grande.

Il problema è che le proposte presentate da Ferrero fino a questo momento sono per lo più incompatibili con il piano regolatore. E in particolare in conflitto con la norma comunale salva-cinema, che vieta di trasformare le sale in contenitori per altre destinazioni. Il regolamento varato da Palazzo Vecchio alcuni anni fa impone infatti che almeno il 60% dello spazio delle sale resti per la programmazione cinematografica, mentre l’altro 40% possa essere utilizzato per attività diversa. E questo per integrare la remunerazione di un settore sempre più in crisi quale il cinema. «Il fatto è che il vecchio Fulgor non può restare in quelle condizioni – afferma l’assessore Del Re – . Per questo abbiamo convocato la proprietà, per capire quali siano le reali intenzioni sul futuro dell’immobile. Ci stiamo impegnando nella riqualificazione del quartiere e non vorremmo che l’edificio fosse un elemento di degrado e di pericolo. Tra l’altro, proprio in zone, in via Palazzuolo è stato risolto l’annoso contenzioso dell’oratorio dei Vanchetoni, recuperato e restituito ai cittadini dopo un lunghissmo stato di abbandono e degrado».

La vicenda si è risolta a favore della confraternita dei Vanchetoni, unica rimasta a Firenze, che hanno riaperto la chiesa dopo il braccio di ferro con Montedomini, che ne reclamava la proprietà. Un gioiello fiorentino chiuso per moltissimi anni che ora riapre con vocazione culturale, tanto che già dal prossimo 19 ottobre ospiterà il primo di una serie di concerti.

«Una notizia molto attesa dai residenti di via Palazzuolo, che vedono così rinascere un centro di vitalità per la zona – conclude l’assessore del Re – Vorremmo che accadesse lo stesso anche con il cinema Fulgor».