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Vetro rotto a scuola, la colpa è di un cinghiale (foto repertorio Ansa)
Bagno a Ripoli, 19 febbraio 2025 – Come si suol dire, “piove sul bagnato” alla scuola di Rimaggio: gli operai sono al lavoro per il ripristino dell’aula che accoglie la 1°A. Nei giorni scorsi insegnanti e famiglie hanno segnalato infiltrazioni di acqua. Il tetto – già oggetto di lavori nelle vacanze natalizie – è stato riparato. Poi dopo le prove di tenuta dell’acqua, si passerà alla reimbiancatura e i bimbi potranno tornare nella loro aula: per ora stanno svolgendo regolarmente lezioni nella stanza della biblioteca scolastica. Ma non c’è solo l’acqua ad aver disturbato la loro routine didattica quotidiana: l’altra mattina, all’ingresso a scuola, le maestre hanno segnalato il vetro rotto della porta finestra che dalla stessa stanza fa accedere al giardino.
Sembrava un furto con spaccata, anche con tracce di sangue, segno che qualcuno nel tentare di entrare nella scuola si era fatto male. Sono stati allertati anche i carabinieri. Finché non si è capito che il presunto ladro in realtà era un cinghiale: l’animale di notte è riuscito a superare la recinzione attorno alla scuola e, forse nel rispecchiarsi nel vetro della 1°A, ha visto un potenziale nemico da abbattere. E ha preso il suo riflesso a testate. Si è anche fatto male, viste le tracce di sangue. Ora oltre al ripristino dell’aula dalle infiltrazioni, bisogna anche provvedere a cambiare la porta di ingresso e a sistemare la recinzione.
Hanno patito invece sbalzi di temperatura i ragazzi della scuola media Granacci di Bagno a Ripoli. Negli scorsi giorni, studenti e insegnanti hanno sentito un grande caldo, tanto da stare in aula con le magliette a maniche corte. “Abbiamo chiamato i tecnici perché la caldaia non si fermava al raggiungimento della temperatura ideale”, spiega la dirigente scolastica Amalia Bergamasco.
Gli operai hanno verificato l’anomalia nei sensori e nei giorni successivi ci sono stati momenti di grande freddo, alternati a una temperatura adeguata. “Ma nessuno è stato al gelo per giorni interi – sottolinea la preside –. Tecnici e Comune sono intervenuti con tempestività per cercare la soluzione al problema”. Ieri pare sia finalmente stata individuata la causa dell’anomalia nei sensori: da oggi la temperatura in tutta la scuola dovrebbe tornare alla normalità. La ditta ha garantito che terrà acceso il riscaldamento per 24 ore consecutive con gli operai presenti nel plesso fino al termine del lavoro e al corretto funzionamento.