YLENIA CECCHETTI
Cronaca

Cinque alberi per Maati. L’angolo verde per i ragazzi: "Così ogni posto parla di lui"

Omaggio del comitato al 17enne ucciso a coltellate in discoteca a fine dicembre. La mamma coraggio: "Serviva un luogo pieno d’amore e non di violenza".

Cinque alberi come le lettere del suo nome, piantati dai membri del comitato

Cinque alberi come le lettere del suo nome, piantati dai membri del comitato

di Ylenia Cecchetti

Quattro aceri rossi e un salice. Cinque alberi come le lettere del suo nome, come i valori di amore, amicizia, rispetto, giustizia ed empatia. "Cinque come le piaghe del Signore, come i pilastri della fede musulmana. E come le coltellate che ce l’hanno portato via". Al Parco Liberatutti di Certaldo, nell’Empolese, sono spuntati alberi nuovi a rappresentare un futuro migliore, da costruire con la forza della memoria e il coraggio di lottare contro ogni forma di violenza. Alberi simbolo di tenacia, alberi per ricordare un amico.

In omaggio a Maati Moubakir, il 17 enne certaldese ucciso a coltellate all’alba del 29 dicembre scorso a Campi Bisenzio, dopo una serata passata in discoteca. Un angolo verde con due panchine blu dove sedersi, parlare, ritrovarsi. L’idea di "Cinque alberi per te" è del comitato "A-Maati -Maati vive", un’iniziativa in memoria del giovane, il cui assassinio, per un presunto scambio di persona, ancora scuote le coscienze. E così amici e familiari hanno scavato, innaffiato e sistemato le piante nuove. "Un gesto che sfida il tempo, un messaggio di speranza e di resilienza - hanno detto dal comitato - per tutti coloro che hanno affrontato una perdita, ma che continuano a coltivare il valore sacro della vita". A coordinare le operazioni, Farid Moubakir, il padre di Maati, insieme agli altri figli Nabil, Fuad, Halima, alla mamma di Maati, Silvia Baragatti, e ai nonni.

"Il salice tende i rami in basso per aiutare colore che hanno bisogno", si legge sulla targhetta. "Ogni posto, ogni situazione ci parla di lui - è il ricordo di Farid - All’inizio c’era il dolore della perdita, ora c’è quello della mancanza. Chiediamo con forza giustizia, ma vogliamo anche far capire ai giovani i valori della vita. Abbiamo scelto il salice perchè ci ricorda Maati. Ci piace pensare alla chioma folta che crescerà, come ai suoi ricci". Radici aggrappate alla terra e fronde tese verso il cielo. "Un albero per raccontare una storia che ha unito una comunità intera - è il pensiero di mamma Silvia - Come una giovane pianta spezzata prematuramente, Maati ha lasciato un’impronta indelebile nelle vite di chi l’ha conosciuto".

La mamma coraggio di Maati, ha parlato a cuore aperto chiedendo l’appoggio di tutti nella battaglia di civiltà portata avanti dal comitato. "Questo posto ragazzi è per voi. Che sia dopo la scuola o dopo cena, a volte basta un punto di ritrovo sano e sicuro per fare qualcosa di diverso. Abbiamo bisogno di voi, di tutti, per portare una voce d’amore e lasciare da parte la rabbia. La violenza non è mai la soluzione. Bisogna imparare a gestire le emozioni, a esprimerci in modo costruttivo, creare insieme un mondo più rispettoso. Il comitato tenderà una mano a chiunque avrà bisogno di aiuto". Nel 2023, nella Città Metropolitana di Firenze, il numero di ragazzi denunciati o arrestati nella fascia d’età 14-17 è cresciuto del 16.3%. Per l’omicidio di Maati sono stati attestati in 5, tutti giovanissimi. "Eppure nei ragazzi ci crediamo - continua Silvia Baragatti - Hanno bisogno di una guida. Siamo qui per questo". E sono tanti infatti a riempire il parco, con indosso magliette bianche e in mano mazzi di iris viola, "in omaggio all’amore di Maati per la squadra del cuore, la Fiorentina". Puzzle di foto, momenti di vita e di spensieratezza.