![](https://www.lanazione.it/image-service/version/c:NGJlM2JjZGUtYjY5Ni00:NTQzM2Rh/circoli-che-cuore-una-seconda-casa.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Circoli, che cuore: "Una seconda casa"
San Piero a Ponti, una delle zone più colpite dall’alluvione, dice grazie ai circoli. Nello specifico al circolo Arci Dino Manetti che sta ospitando una trentina di persone tra sfollati e volontari di protezione civile provenienti da Faenza, Milano, Reggio Emilia e Bologna. E che anche ieri sera si sono ritrovati a cena alla stessa tavola. Non solo, perché insieme al circolo Mcl Il Gorinello da venerdì scorso hanno "sfornato" oltre 1.800 pasti per tutti coloro che all’ora di pranzo si presentano al presidio della sezione di San Piero a Ponti della Misericordia di Campi. Un bell’esempio di condivisione, evidenziato dalle parole di Marco e Sara, marito e moglie, che hanno perso tutto: "Per fortuna qui abbiamo trovato una seconda casa". A rendere ancora più bello il "volto" del volontariato nei circoli, la presenza di due disabili, Simone e Adriano, rispettivamente di 25 e 50 anni, che rientrano in un progetto di inserimento lavorativo terapeutico e che stanno dando una mano alle tante persone che non hanno esitato un attimo a mettersi al servizio della loro comunità. Qui, fra le altre cose, ha la propria sede l’associazione Quarto Tempo, che da sempre fa di sport e integrazione la propria mission. Lo ha dimostrato anche in questo caso, mettendo a disposizione il campo in erba sintetica, dove di solito si giocano infuocate partite di calcio a cinque, ai bambini delle famiglie di San Cresci le cui abitazioni sono rimaste sott’acqua, in modo da potergli offrire un momento di svago e un punto di ritrovo. "Ancora una volta – dice Giorgia Salvatori, una delle volontarie – i circoli si sono rivelati presidi essenziali di supporto alla popolazione".
P.N.