
Un momento dell’affollata assemblea di ieri pomeriggio al Circolo Rinascita
Sala riunioni del circolo Rinascita piena, ieri pomeriggio, per l’assemblea pubblica organizzata dal comitato "Insieme per il Rinascita" già promotore della raccolta firme per scongiurare la vendita dello storico immobile di via Matteotti ventilata dalla Fondazione Diesse, proprietaria della struttura così come della vicina sede del Pd. "In 43 giorni – ha spiegato la coordinatrice del comitato Margherita Mellini – abbiamo raccolto ben 1.300 firme e proseguiremo. Sappiamo che non possiamo tirarci indietro. Siamo aperti e disponibili a confrontarci con la Fondazione su tutte le possibili proposte: qui potrebbe essere realizzato un teatro, una sala polivalente, uno sportello per il prestito bibliotecario, una sede per le associazioni e tanto altro ancora ma il Rinascita non può essere privato della sua vocazione, deve rimanere un presidio e non può essere venduto per fare appartamenti. Il circolo appartiene alla comunità ed è frutto di una storia". Storia ripercorsa dall’ex assessore e consigliere comunale Massimo Ferrucci che ha ricordato le tante donazioni dei sestesi per far nascere il circolo, ma anche il sostegno della comunità per far superare al Rinascita un periodo decisamente buio nel 1977. Sullo sfondo degli interventi la richiesta all’amministrazione comunale (presente l’assessore Massimo Labanca) di impegnarsi anche attraverso gli strumenti ed i vincoli urbanistici per impedire che al posto del Rinascita vengano realizzati alloggi o attività commerciali e un esempio di possibile intervento concreto è venuto da un amministratore di un Comune confinante, l’assessore signese Federico La Placa: "Signa – ha detto ricostruendo la vicenda – aveva bisogno di uno spazio per un teatro in centro e ha promosso una manifestazione pubblica di interesse cui ha risposto il circolo Donizetti che aveva svariati problemi. L’amministrazione ha deciso di rilevare l’immobile ed ora è in attesa di finanziamenti regionali per poter intervenire". A ricordare ai presenti la contingenza attuale, ovvero il fatto che la Fondazione Diesse abbia debiti con l’Agenzia delle Entrate da sanare, è stato invece l’ex presidente dei circoli Arci di Sesto Antonio Sacconi, protagonista anche di un acceso confronto con l’ex sindaco Carlo Melani, in sala con il suo successore Andrea Barducci. E numeri concreti ha snocciolato il segretario del Pd di Sesto Lorenzo Zambini: "In sette anni – ha detto – noi abbiamo pagato 70mila euro di affitto e un fondo che utilizzavamo come magazzino è stato venduto a 130mila euro, ma la smobilitazione del patrimonio della Fondazione è iniziato da molto tempo: la Fondazione aveva una libreria e ora non la ha più, aveva un magazzino e non lo ha più. In compenso non abbiamo tracce di investimenti sulle strutture e di iniziative fatte dal circolo, entrambi previsti dallo statuto. La riflessione sul circolo deve coinvolgere tutta la città e non certo dieci persone in una stanza chiusa".