Intanto chiariamo due cose. La prima, Firenze ha un problema di sicurezza, in passato sottovalutato e provocato da un aumento del disagio sociale in una città a misura di ricchi, ma non è lo Zen di Palermo o Caivano, e il fattore-droga, madre di tanti reati commessi per procurarsi una dose, non è delle dimensioni del famigerato bosco di Rogoredo. Questo non significa che un problema non c’è, c’è eccome ed è dei più temibili proprio perché il crimine da strada che attanaglia la città, con spaccate alle vetrine e alle auto, rapine agli anziani e aggressioni alle cassiere piuttosto che agli autisti, riguarda tutti e genera una paura che non si combatte a colpi di logica.
CronacaCittà più vivibile. Non è mai troppo tardi