BARBARA BERTI
Cronaca

Un ictus prima di nascere, ora Clara parla con la pittura

Clara ha avuto un ictus quando era ancora nel grembo materno: da allora la pittura è diventata la forma di comunicazione più immediata rispetto alla parola, che ancora le manca. Ora la mostra con i suoi dipinti a Campi

La piccola Clara mentre dipinge

La piccola Clara mentre dipinge

Campi Bisenzio (Firenze), 21 febbraio 2018 - Un'esplosione di colori per comunicare al mondo anche senza l’uso della parola. È il senso di un’esposizione molto particolare visto che l’artista è una bambina disabile di 12 anni, con uno spiccato talento per la pittura. Si chiama Clara Woods e vive a Calenzano con la mamma Betina Genovesi e il babbo Carlo Woods. Clara ha avuto un ictus quando era ancora nel grembo materno: da allora la sua vita è stata una sfida continua e la pittura è diventata la forma di comunicazione più immediata rispetto alla parola, che ancora le manca. «All’inizio i medici ci dissero che Clara avrebbe vissuto come un vegetale – racconta la madre – e che non avrebbe potuto camminare, correre, comprendere, avere una vita normale. Ma non è andata così: Clara è sempre stata molto solare e ha affrontato tutto con gioia e forza di volontà. Grande merito è anche di suo padre che ha sempre trasformato in sì i no degli altri, a partire dai medici, trovando soluzioni alternative per permetterle di raggiungere gli stessi obiettivi».

All'età di un anno Clara comincia la terapia di riabilitazione, con il passare del tempo i progressi sono sempre più tangibili. Oggi comprende tre lingue (italiano, inglese e portoghese), non parla ma riesce a farsi capire. La pittura è uno dei modi con cui si esprime: pennelli e colori l’hanno aiutata fin da piccolissima. Seppure per un certo periodo abbia distrutto i quadri che realizzava, adesso Clara è pronta per la sua prima personale composta da 15 opere realizzate in gran parte con acrilico su legno e tela: paesaggi astratti, ritratti che ricordano vagamente lo stile di Jean-Michel Basquiat, ma anche una serie di gatti e altri lavori dove si distingue l’influenza della cifra stilistica di Frida Kahlo, una delle fonti di ispirazione della giovanissima pittrice.