REDAZIONE FIRENZE

Classe II D scuola secondaria di primo grado Ottone Rosai-Firenze

Quella del burattino è una storia profondamente attuale che riflette le dinamiche interpersonali dell’adolescenza

Classe II D scuola secondaria di primo grado Ottone Rosai-Firenze

Classe II D scuola secondaria di primo grado Ottone Rosai-Firenze

Le avventure di Pinocchio appartengono all’immaginario comune di innumerevoli bambini. Nonostante il burattino quest’anno soffi 140 candeline, è incredibile come la sua storia sia così attuale. Carlo Collodi, che pubblica per la prima volta il romanzo nel 1883, racconta le esperienze tragicomiche vissute dal pezzo di legno per diventare un bambino vero.

Anche noi, come Pinocchio, stiamo attraversando un momento della crescita ricco di imprevisti e rocambolesche avventure. Lungo il suo tragitto, l’irriverente burattino incontra variegati personaggi che lo mettono di fronte a delle scelte complicate, le stesse che noi adolescenti affrontiamo ogni giorno. A causa della sua ingenuità, cade spesso nei tranelli di chi si approfitta di lui, come fanno il Gatto e la Volpe, che simboleggiano la malizia e l’inganno. Anche per noi è facile incappare in persone disoneste intenzionate a raggirarci. Basti pensare ai sentieri oscuri del bullismo, dove non solo regnano ingiustizia e sopraffazione ma la sottomissione dei più deboli è il motore che permette alla crudeltà di agire indisturbata. Altro esempio negativo è Lucignolo, che conduce Pinocchio nel Paese dei Balocchi portandolo a disobbedire e a rinunciare al piacere della conoscenza offerto dalla scuola. Dunque, la scelta dei propri compagni di viaggio diventa importante, perché può generare insidie e false amicizie. Ma nel romanzo, come nella vita, non esistono solo impostori. In aiuto del burattino intervengono il Grillo Parlante, che lo invita ad ascoltare la vocina della propria coscienza, la Fata Turchina, che lo tira sempre fuori dai guai e Geppetto, il papà protettivo che tutto perdona pur di dimostrargli il suo amore. Questi personaggi ci riportano alla figura di professori e genitori, che ci offrono preziosi insegnamenti e ci aiutano nei momenti di difficoltà, benché spesso noi ragazzi preferiamo essere indipendenti agendo di testa nostra e trasgredendo alle regole. Anche loro, come la Fata, ci concedono l’opportunità di rimediare

agli errori. In fondo Pinocchio, anche se in modo sprovveduto, non fa altro che rincorrere i suoi sogni, imparando da ogni caduta ad essere più responsabile ed attento. Nel tempo i desideri dei bambini sono cambiati, ma la gioia di vederli realizzati è rimasta immutata e continua a motivare ogni nostro passo nel mondo. Il segreto, come ci insegna il Pinocchio divenuto bambino, è agire con bontà ed onestà, trasformando ogni bivio in un’opportunità per crescere.

Ricorda: “I miracoli non crescono sugli alberi ma avvengono

nel cuore”.