Anche quest’anno le occupazioni scolastiche si chiudono con un bilancio pesante in fatto di danni: 20mila euro un anno fa per cinque scuole, 20-25mila quest’anno per due istituti, sempre che non vadano cambiate delle porte tagliafuoco, altrimenti il conto salirà.
Ma chi paga tutto questo? "Un anno fa abbiamo pagato noi, coi fondi d’istituto - spiega la preside Rita Urciuoli, dirigente del liceo Alberti-Dante -. Si riunirà il consiglio d’istituto e decideremo. Ma immagino che faremo così anche stavolta. Purtroppo, dovendo riparare i danni per le occupazioni viene tolto denaro alla didattica. Dobbiamo ripristinare la rete internet e ricomprare dei pc che sono scomparsi". Le occupazioni finite male sono quelle dell’Alberti-Dante e del Machiavelli-Capponi.
Tra macchinette scassinate, sedie spaccate e perfino escrementi lasciati in ogni dove, il risultato della protesta fa rabbrividire. "Sono tanto dispiaciuto - allarga le braccia Massimo Fratini, consigliere della Città metropolitana delegato alla scuola -. I danni da occupazioni sono fondi sottratti alla didattica. Chi ci rimette non è tanto il contribuente, quanto lo studente di quella scuola".
In questi casi, il consiglio d’istituto può scegliere di chiedere un contributo alle famiglie, di denunciare i responsabili chiedendo dunque i danni solo a loro ("Ma così facendo viene macchiata la fedina penale di questi ragazzi", chiosa Fratini) o di pagare coi propri fondi, che sono poi quelli assegnati annualmente dalla Città metropolitana. Fratini non ha dubbi: "Bisogna educare i ragazzi alla responsabilità. Noi stiamo rifacendo tutte le scuole del centro. Solo per Porta Romana, per i prossimi anni, ci sono 10 milioni di euro. Sono cifre enormi. Lo stesso Capponi lo abbiamo rifatto. È diventata una scuola bellissima. Perchè vanificare questi sforzi?".
Una lettera agli occupanti arriva proprio dai docenti del Machiavelli-Capponi: "Vi siete assunti la responsabilità di scegliere, con procedure democratiche molto discutibili, un metodo illegale ed estremo di protesta, con un’evidente sproporzione tra finalità e mezzi, e avete dimostrato di non saperlo gestire. Vi chiediamo un’assunzione di responsabilità economica dei danni provocati, la cui entità verrà comunicata quanto prima a voi e alle vostre famiglie". Dura anche la condanna del sindaco Nardella: "Occupare due scuole a Firenze, non per manifestare pacificamente le proprie idee, ma per per fare 20mila euro di danni su arredi, porte, banchi, pareti è davvero assurdo. Chi ha fatto tutto ciò risponderà di questi danni. La riforma della scuola comincia dal rispetto".
Elettra Gullè