
Le scritte sulla porta dello studio di Clet
Firenze, 26 dicembre 2021 - Nei giorni scorsi Clet era stato a Siena per reinterpretare nel centro storico la segnaletica stradale attraverso la sua street art, attraverso cui dal 2009 ‘gioca’ come fa sempre con ironia su alcuni simboli dei cartelli. Le polemiche che ha sollevato però questa sono sfociate in una brutta sorpresa per il noto street artist di origini francesi che vive a Firenze, che questa mattina ha trovato la porta d’ingresso del suo studio in San Niccolò vandalizzata con vernice spray di colore giallo e imbrattata con le scritte “Me..a” e “Siena merita rispetto scemo”.
Non si è fatta attendere la risposta di Clet Abraham: “Mentre col sindaco abbiamo cercato di costruire qualcosa insieme, ho trovato un’ottusità totale da parte della Polizia Municipale. I vigili hanno rimosso subito tutti i cartelli del centro e hanno minacciato di fare una multa stellare. Nel mio lavoro non c’era nulla che riguardava Siena o può aver offeso i senesi, erano i cartelli che ho fatto anche in altre città. Voglio sottolineare una cosa: le autorità che mi criminalizzano e che hanno una responsabilità pubblica, finiscono per giustificare questo tipo di atti. Siamo alle porte del 2022 e riscontro ancora molte resistenze nei confronti dell’arte: sono molto amato e seguito ma anche molto odiato. Molta gente non fa differenza tra arte e vandalismo, associandolo a qualcosa di legale o illegale, e questa confusione è all’origine di questi atti”.
Clet ha risposto anche sui social: “Al di là del fatto che Siena merita anche un rispetto intelligente, e non solo un rispetto scemo, oggi ho ricevuto una bella sorpresa per le feste. Non credo che senza un "regalo" come questo, che è comparso stamattina sulla porta dello studio, sarei riuscito così facilmente a dimostrare come sono proprio coloro che mi accusano di vandalismo a dimostrare l'atteggiamento più distruttivo e tossico. Suppongo credano nel rispetto come ad un luogo comune, una tradizione immutabile e a senso unico, rabbiosa, violenta e chiusa. Le porte del mio studio sono aperte, si può entrare dentro e discutere con me”. “Il mio lavoro non è indelebile, se qualcuno si prendesse la briga di provare a toglierlo scoprirebbe che non lascia segni permanenti. Lavoro all'aperto, non mi nascondo proprio perché credo nel dialogo, nel rispetto e nella capacità di mettersi in discussione. Siena non ti preoccupare, io cerco di darti la parte più intelligente del mio rispetto, quello scemo lo lascio agli imbrattatori”.
Solidarietà dal Comune di Siena
Il Comune di Siena "prende le distanze dall'atto vandalico e incomprensibile fatto ai danni dello studio di Clet Abraham dissociandosi da ogni tipo di violenza e esprimendo la propria solidarietà al noto artista francese". E' quanto si legge in un comunicato del Comune di Siena.