
Cna e Comune sulla transizione sostenibile
"ESG". E’ un acronimo che, quando digitato su Google, produce 966.000.000 risultati. Eppure il 73% delle Pmi non ne conosce il significato, tantomeno le implicazioni che implica nella conduzione di un’azienda (Capterra, 2022). Proprio questo argomento è stato al centro dell’incontro, organizzato giovedì sera da Cna Piana Fiorentina con il patrocinio del Comune di Calenzano, "Obiettivo ESG”. A parlarne alla platea di imprenditori presenti Paolo Conti, Presidente Cna Piana Fiorentina, Massimo Cerbai, imprenditore e Lilia Orlandi, presidente Dream, cooperativa toscana specializzata nello sviluppo sostenibile del territorio. Quando si parla di ESG, infatti, si fa riferimento a fattori di tipo ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governo societario (Governance) che qualificano un’attività come sostenibile: processi produttivi meno energivori e con minor impatto sull’ambiente, riduzione delle emissioni, promozione di iniziative di diversità e inclusione, formazione aziendale, tanto per fare alcuni esempi. Fattori che le imprese dovranno rendicontare dal 2024. A oggi le piccole sono escluse dall’obbligo, ma nessuno, Pmi comprese, può permettersi di ignorare i vantaggi che derivano da un buon rating ESG. Benefici strategici, come il miglioramento del posizionamento e della leva commerciale, il contenimento del rischio reputazionale, l’incremento delle opportunità di finanziamento, il possibile miglioramento dei costi di finanziamento, la riduzione del rischio di default.