SANDRA NISTRI
Cronaca

Cna Piana, Cerbai è il nuovo presidente: "Per il rilancio? Infrastrutture e tariffe unitarie"

La guida dell’associazione subentra a Milco Maranci e punta sulla continuità "Alle imprese serve uniformità".

Cna Piana, Cerbai è il nuovo presidente: "Per il rilancio? Infrastrutture e tariffe unitarie"

Massimo Cerbai, imprenditore 48enne, è il nuovo presidente di Cna Piana

Massimo Cerbai è il nuovo presidente di CNA Piana Fiorentina. Quarantotto anni, sposato, padre, già vicepresidente Cesvot Firenze, Cerbai è imprenditore specializzato in gestione ecosistemica e sviluppo sostenibile, con base a Calenzano. Prende il posto di Milco Maranci venuto a mancare lo scorso luglio e annuncia di voler dare continuità alle priorità del predecessore.

Cerbai cosa chiederà alle amministrazioni comunali della Piana per cercare di favorire il sistema imprenditoriale?

"Il mondo artigiano e imprenditoriale in generale ha bisogno di uniformità, nelle tariffe ma anche nelle politiche, perché questo ci consente di avere uguaglianza fra tutti e una corretta competitività. In un momento di difficoltà per il mondo artigiano come l’attuale le tariffe devono sicuramente rispondere alle esigenze degli enti pubblici ma anche a quelli della produttività. Chiederemo omogeneità: ci sono situazioni paradossali come quelle di strade fra due Comuni in cui le imprese pagano cifre diverse a seconda del lato in cui si trovano".

C’è anche, però, un problema infrastrutturale…

"Certamente, visto anche quello che è accaduto negli ultimi mesi a Campi Bisenzio con le recenti alluvioni è più che necessario pensare alle infrastrutture che non sono più consone visto il cambiamento climatico. In totale nella Piana noi abbiamo 600 aziende associate con migliaia di addetti e molti di loro, oltre a lavorare vivono nella Piana, quindi sentono doppiamente il problema infrastrutturale".

Quali sono al momento i maggiori problemi che si riscontrano nei Comuni della Piana?

"Al momento i problemi maggiori si riscontrano nel comparto moda, poi ci sarà la metalmeccanica e a pioggia tutti gli altri settori. Non si pensa poi al fatto che tutto il sistema è collegato: quando ha chiuso la Gkn noi abbiamo avuto l’enorme problema dei 500 lavoratori che si sono trovati senza una occupazione ma non si è tenuto conto dell’indotto. La preoccupazione è che il mondo dei terzisti, che è quello dell’artigiano, siano messi a dura prova nei prossimi mesi. Per questo ho in programma una serie di incontri nei vari comuni della Piana Fiorentina con l’obiettivo di ascoltare da vicino le esigenze e le proposte degli imprenditori locali".