Colf, assistenti e badanti. La domanda è in aumento. Guida ai costi del contratto

In Umbria si stima per il prossimo anno un fabbisogno di almeno 30mila unità. Ecco come calcolare stipendio, ferie, tredicesima e contributi previdenziali.

Colf, assistenti e badanti. La domanda è in aumento. Guida ai costi del contratto

Colf, assistenti e badanti. La domanda è in aumento. Guida ai costi del contratto

Nel 2025 in Toscana saranno necessari 120mila lavoratori domestici, di cui 70mila badanti e 55mila colf. In Umbria ne serviranno 30mila, equamente divisi tra 15mila badanti e 15mila colf. Le stime sono di Assindatcolf, il sindacato dei datori di lavoro domestico, che ha elaborato dati Inps e Istat.

La popolazione italiana, infatti, sta invecchiando ma nel 2023 il numero di lavoratori domestici è diminuito. In Toscana, ad esempio, si è registrato un calo del 6,3%, il che evidenzia un aumento del lavoro non dichiarato. I costi per l’assunzione regolare di un lavoratore domestico sono infatti molto elevati e ciò rende difficile per molte famiglie sostenere questa spesa. Per una badante convivente a tempo pieno, regolarmente assunta, una famiglia deve affrontare una costo di quasi 1.700 euro al mese.

Assindatcolf ha calcolato, voce per voce, come si arriva a questa cifra. Si parte dal contratto nazionale per una badante a tempo pieno, che prevede un massimo settimanale di 54 ore lavorative e una retribuzione lorda mensile che, nel 2024, è pari a 1.127,04 euro. A questa cifra vanno aggiunti i ratei di tredicesima (110,22 euro), ferie (110,22 euro), tfr (106,14 euro), nonché l’indennità di vitto e alloggio, che sempre nell’anno corrente è pari a 195,60. E già si sale a 1.453,62 euro. Non basta. Il datore di lavoro domestico è obbligato a versare trimestralmente i contributi previdenziali Inps.

Questa operazione si svolge, quindi, quattro volte l’anno: entro il 10 aprile (per attività svolta nei mesi di gennaio-marzo), entro il 10 luglio (per attività svolta nei mesi di aprile-giugno), entro il 10 ottobre (per attività svolta nei mesi di luglio-settembre), entro il 10 gennaio (per attività svolta nei mesi di ottobre-dicembre precedenti). I contributi a carico del datore sono di 212,94 al mese, quelli a carico del lavoratore sono 70,20 euro. Ci sono poi da aggiungere nel conto i contributi di assistenza contrattuale da versare obbligatoriamente alla Cassacolf, per un totale di 14,04 euro mensili. Le scadenze sono le stesse dei contributi previdenziali e anche il versamento avviene in concomitanza con il pagamento trimestrale dei contributi previdenziali Inps. È responsabilità del datore di lavoro effettuare la procedura di versamento. Dovrà essere inserito sull’apposito bollettino il codice F2 nel campo denominato "C.org" e moltiplicate le ore retribuite nel trimestre per 0,06 euro. La cifra risultante dovrà essere aggiunta ai contributi previdenziali. La parte a carico del lavoratore dei contributi Inps e Cassacolf viene anticipata nei bollettini dal datore e recuperata in busta paga. La somma di tutti questi elementi, al netto delle trattenute dei contributi, determina quindi il costo mensile a carico della famiglia che intende assumere una badante convivente a tempo pieno, ovvero 1.675,92 euro.

Monica Pieraccini