REDAZIONE FIRENZE

Collisione fra treni merci "Il sistema non funzionò"

La procura ha invitato Rfi a verificare l’apparato che regola i segnalamenti. Le ipotesi di reato: pericolo di disastro ferroviario e lesioni ai macchinisti.

Collisione fra treni merci "Il sistema non funzionò"

FIRENZE

Pericolo di disastro ferroviario e lesioni colpose in danno dei due macchinisti di Mercitalia Rail srl che rimasero feriti nello scontro. Ma soprattutto, una verifica sul sistema che regola gli scambi ferroviari, che quella sera, in quel punto, non fece il suo dovere. L’inchiesta sul tamponamento fra due treni merci, avvenuto lo scorso 17 aprile sulla linea Pisa-Rifredi, all’altezza del bivio Olmatello, va avanti. E incassa il timbro del giudice delle indagini preliminari che ieri ha convalidato il sequestro urgente dei due scambi disposto nei giorni scorsi dal sostituto procuratore Francesco Sottosanti.

Il giudice ha previsto inoltre la configurabilità dei due reati, alla luce della fondatezza dell’ipotesi investigativa della procura, basata sulle indagini della Polfer.

E cioè che il motivo della collisione vada individuato in un malfunzionamento del sistema “Acei“ (Apparato Centrale Elettrico con comando itinerari) di Firenze Rifredi, che governa la circolazione dei treni ed il funzionamento degli impianti di segnalamento e predispone gli itinerari dei treni. Ha riconosciuto il giudice che la libera disponibilità dei deviatoi possa "aggravare o protrarre le conseguenze dei fatti reati ipotizzati" dal pubblico ministero, in quanto "la situazione di quel tratto di binario è rimasta invariata e potrebbero ripetersi eventi simili, dalle conseguenze ancora più gravi, rispetto a quelli già verificatisi". In attesa degli interventi correttivi da parte di Rfi, spiega la procura, "il provvedimento di sequestro appare necessario per evitare che i deviatoi continuino ad essere utilizzati".

"Il provvedimento di sequestro - aggiungono - non preclude l’utilizzo dei binari su cui insistono i deviatoi. L’Ufficio del Pubblico Ministero, in data 29523 ha comunicato a Rfi ed a tutti gli Enti preposti alla sicurezza ferroviaria l’esito degli accertamenti preliminari, invitando a verificare se problematiche analoghe a quelle rilevate nel sistema Acei di Firenze Rifredi possano verificarsi anche su tratti di binari altrove collocati".

ste.bro.