ROSSELLA CONTE
Cronaca

I pasticceri fiorentini più forti del covid: la colomba e l'uovo trainano la ripresa

Boccata d'ossigeno per le botteghe. "Ma siamo lontani dai periodi pre-emergenza"

Massimo De Grazia, titolare di una pasticceria fiorentina

Firenze, 13 aprile 2022 - Anche questo anno la colomba batte le uova di cioccolato e si classifica come dolce preferito delle feste anche se in più di quattro famiglie su 10 (41%) si preparano quest'anno in casa i dolci tipici della Pasqua. Una conseguenza del caro prezzi scatenato dalla guerra in Ucraina.

È quanto emerge dall'indagine Coldiretti-Ixè sulla Pasqua degli italiani in cui si evidenzia che la colomba è presente nel 71% delle tavole, cinque punti percentuali in più rispetto all'uovo di cioccolata che non mancherà nel 66% delle case. Se negli acquisti pasquali in tempo di guerra si verifica dunque una preferenza per la colomba simbolo della pace, una novità - sottolinea la Coldiretti - è rappresentata anche dal ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta dei dolci della tradizione. Una tendenza spinta dal caro prezzi che non ha risparmiato i prodotti di pasticceria, legato soprattutto agli aumenti dei costi energetici”.

I pasticceri fiorentini quindi battono il coronavirus, almeno durante le feste. Sulle tavole di Pasqua  gigliate torna a farsi largo la qualità artigiana, a partire da colombe e uova di Pasqua artigianali, create su misura per ogni destinatario. “Sarà perché il cacao fa bene e contiene serotonina, l’ormone della felicità. Sarà perché c’è più voglia di coccolarsi, dopo due anni di pandemia e tanti problemi ancora aperti – spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni - sta di fatto che i toscani stanno riscoprendo le uova di Pasqua e le vendite sono in netta ripresa rispetto al 2021, anche se forse non ancora ai livelli del 2019, quando secondo le nostre stime il mercato delle uova di cioccolato valeva in Toscana circa 18 milioni di euro”.  

Pochissimi gli ingredienti base delle uova più richieste, a garanzia di genuinità: “Su tutti il cioccolato ricavato da fave di cacao di altissima qualità, poi nocciole, pistacchi o mandorle, sempre di alta qualità, sorprese sempre più personalizzate all’interno e, all’esterno, decorazioni che arrivano a trasformarle in vere e proprie opere d’arte, ognuna diversa dall’altra”, precisa Marinoni.  

Il prezzo medio di vendita nei laboratori artigianali varia dalle 40 alle 80 euro al chilo, ma nelle pasticcerie più prestigiose si arriva fino a 120 euro e più. Del resto, oltre alla qualità altissima della materia prima usata e della lavorazione, per realizzare un uovo di Pasqua a mano occorre molto tempo, fino ad un’intera ora.

"Stiamo vendendo tante colombe e anche uova di Pasqua - dice Massimo De Grazia, titolare della Pasticceria Cosi di piazza Gavinana - anche se è difficile fare previsioni ora. La maggior parte degli acquisti si concentrano tra giovedì e sabato".

Aumenta, ma è ancora di nicchia, il mercato delle uova senza glutine, senza lattosio, senza zucchero o addirittura “vegan” per venire incontro alle diverse esigenze alimentari.  

Rossella Conte